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In età pediatrica, può capitare che il bambino ingerisca corpi estranei in grado di ostruire le vie aeree in maniera parziale oppure totale. È importante dunque prestare attenzione verso alcuni comportamenti ed essere preparati ad intervenire in modo appropriato con delle manovre di disostruzione, non appena riconosciuti alcuni segnali. Ma come si fa a riconoscere […]
In età pediatrica, può capitare che il bambino ingerisca corpi estranei in grado di ostruire le vie aeree in maniera parziale oppure totale. È importante dunque prestare attenzione verso alcuni comportamenti ed essere preparati ad intervenire in modo appropriato con delle manovre di disostruzione, non appena riconosciuti alcuni segnali. Ma come si fa a riconoscere un caso di ostruzione delle vie aeree e come intervenire? Tutti i dettagli nell’intervista a Sabrina Romini e Luigi Cirillo, referenti nazionali delle manovre salvavita di Croce Rossa Italiana.
Nel soggetto in età pediatrica, l’ostruzione delle vie aeree si riconosce nel momento in cui il bambino smette di piangere, smette di tossire, smette di respirare. Questo è il caso in cui l’ostruzione delle vie aeree è totale. Ci sono anche i casi di ostruzione parziale in cui il soggetto inizia o continua a tossire. In questo caso, è importante sapere che la tosse è un meccanismo di difesa quindi è fondamentale facilitarla, perché in grado di espellere naturalmente il corpo estraneo. Nel caso in cui, invece, il soggetto smette di tossire o di piangere, è necessario chiedere immediatamente aiuto ed iniziare prontamente le manovre di disostruzione.
Nel momento in cui il bambino smette di tossire e non emette suoni, è fondamentale chiedere immediatamente aiuto chiamando il 112, il numero unico per l’emergenza sanitaria, prendere immediatamente il soggetto, che sia lattante o bambino, e iniziare ad eseguire le pacche interscapolari piuttosto che la manovra di Heimlich.
In questo caso, è importante sollecitare l’intervento dell’emergenza sanitaria e iniziare subito le manovre di rianimazione cardiopolmonare, che richiedono opportuna formazione.
Croce Rossa Italiana, ormai da molto tempo, è impegnata nella cultura della diffusione delle manovre salvavita e in ogni territorialità è possibile partecipare ad eventi informativi e a veri e propri corsi di formazione. Si cerca di fare questo per diffondere le indicazioni delle giuste manovre per fare la differenza.
Una grande raccomandazione è quella di non cercare di rimuovere il corpo estraneo infilando le dita in bocca. Questo si può fare solo quando il corpo è affiorante ovvero quasi esterno. Altra cosa importante riguarda la tosse, meccanismo fisiologico di difesa durante il quale non vanno date le pacche dietro la schiena bensì incoraggiare a tossire. Altra cosa da tenere a mente, in caso di ostruzione parziale in cui c’è la tosse, non dare l’acqua, poiché si rischia di fare peggio. Ricordare sempre che se il bambino piange, riesce a parlare o a tossire, non è necessario fare nulla bensì aiutarlo a tossire perché l’aria sta passando. Si può eventualmente chiamare comunque il 112, perché l’ostruzione potrebbe diventare una ostruzione totale, ma sicuramente non va praticata alcuna manovra.