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La pseudoefedrina è un composto che appartiene alla categoria farmaceutica dei decongestionanti nasali e i medicinali che la contengono hanno proprietà vasocostrittrici. In pazienti ipertesi, con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica, l’assunzione potrebbe aumentare il rischio di incorrere in effetti collaterali a carico dei vasi sanguigni del cervello
Se soffri di ipertensione grave o non controllata, di malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica, prima di usare un spray nasale decongestionante, leggine attentamente la composizione. Se contiene Pseudoefedrina, evitane l’uso.
L’Agenzia del Farmaco (Aifa), infatti, ha inviato una nota informativa a tutti i medici avvertendoli che in queste categorie di pazienti – ipertesi, con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica – l’assunzione di questa medicina – la Pseudoefedrina – potrebbe aumentare il rischio di incorrere in effetti collaterali a carico dei vasi sanguigni del cervello. Tra le possibili conseguenze l’Aifa indica: sindrome da encefalopatia posteriore reversibile o Pres e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile o Rcvs.
La pseudoefedrina è un composto che appartiene alla categoria farmaceutica dei decongestionanti nasali e i medicinali che la contengono hanno proprietà vasocostrittrici. Studi clinici di laboratorio hanno dimostrato che, proprio grazie alla sua azione vasocostrittrice sulla mucosa nasale, in combinazione ad altri principi attivi è indicata nel trattamento sintomatico di riniti allergiche, congestione nasale, influenza e affezioni congestizie delle prime vie respiratorie.
Esattamente un anno fa il comitato per la sicurezza dell’Agenzia del farmaco europea (Ema) aveva avviato una revisione di questi farmaci a seguito della segnalazione di alcuni casi di Pres e Rcvs in pazienti che li avevano assunti. “La maggior parte dei casi segnalati si è risolta dopo la sospensione e un trattamento appropriati – precisa l’Aifa- . Non sono stati segnalati casi fatali”. La revisione dell’Agenzia europea ha confermato che “la pseudoefedrina è associata ai rischi di Pres e Rcvs”. Ora si procederà all’aggiornamento del foglietto illustrativo “per includere informazioni su tali reazioni avverse e misure per ridurre i rischi”.
In particolare, precisa l’Aifa, “i sintomi della Pres e della Rcvs comprendono mal di testa improvviso e intenso o mal di testa a rombo di tuono, nausea, vomito, confusione, convulsioni e/o disturbi visivi”. I pazienti che manifestassero questi sintomi durante l’assunzione dei medicinali a base di pseudoefedrina devono “interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali” e “cercare assistenza medica”, conclude l’Aifa.
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