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La ricerca condotta presso la Gastroenterologia pediatrica del Meyer di Firenze ha coinvolto oltre 60 piccoli pazienti, sottoposti ad un regime alimentare ben controllato. Nel 70% dei casi i medici hanno assistito a una completa remissione della malattia, anche se si era presentata in forma severa
“Stop a tutti gli alimenti che possono avere un’azione infiammatoria per l’intestino, come quelli lavorati dall’industria, che contengono additivi, emulsionanti e conservanti”. È questo il monito del professor Paolo Lionetti che, con la sua equipe di Gastroenterologia pediatrica dell’Ospedale Meyer Irccs di Firenze, ha sperimento come una semplice dieta, che esclude in modo rigoroso alcuni alimenti, può portare alla remissione della malattia di Chron.
La malattia di Crohn, insieme alla rettocolite ulcerosa, è una delle forme più comuni di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), caratterizzate da un’attivazione immunitaria cronica o recidivante nel tratto gastrointestinale. Queste patologie colpiscono quasi sette milioni di persone in tutto il mondo, circa 250mila in Italia, con un’incidenza stimata intorno ai 10-15 nuovi casi su 100mila abitanti ogni anno. Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali causano disabilità spesso invisibili e, allo stesso tempo, incidono in maniera molto pesante sulla vita quotidiana dei pazienti, compromettendone seriamente la qualità di vita. Negli ultimi 10 anni, le diagnosi di nuovi casi e il numero di pazienti sono aumentati di circa 20 volte e si stima che, nei prossimi 10 anni, possa verificarsi una crescita della prevalenza di oltre il 30%-40%.
Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali manifestano un andamento cronico-recidivante, con un’alternanza di periodi di remissione e di riacutizzazione. I sintomi, di differente gravità, possono includere, tra gli altri, diarrea persistente, dolore addominale, perdita di appetito e di peso. Solo la Malattia di Crohn affligge circa 150mila persone in Italia e più di 2 milioni nel mondo. La diagnosi è più frequente tra i 20 e i 30 anni, anche se in realtà può manifestarsi a qualsiasi età. La malattia di Chron, infatti, non è solo una prerogativa degli adulti. “L’esordio, nel 20-25% dei casi, si è spostato in età pediatrica. Questo – spiega il professore Paolo Lionetti – rende molto importante disporre di un trattamento dietetico efficace che non comporta alcun effetto collaterale”. Lo studio condotto presso la Gastroenterologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Irccs di Firenze ha coinvolto fino più di 60 piccoli pazienti, sottoposti ad un regime alimentare ben controllato. Nel 70% dei casi i medici hanno assistito a una completa remissione della malattia, anche se la patologia si era presentata in forma severa.
Quella condotta dall’ospedale pediatrico fiorentino che è anche Centro di riferimento per questa patologia è una delle più ampie esperienze condotte a livello europeo. E la terapia dietetica si è rivelata efficace anche in pazienti che non rispondono ai trattamenti medici, perfino con l’utilizzo di farmaci biologici di ultima generazione. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato – spiega il professor Lionetti -. Fino a poco tempo fa, ai malati veniva somministrata una dieta esclusivamente liquida che aveva dimostrato buoni risultati, ma era difficilmente accettata. Questo regime alimentare, anche se piuttosto rigido, viene seguito più volentieri da bambini e adolescenti”. Incoraggiati dal successo, gli specialisti della Gastroenterologia stanno cercando di mettere a punto, in collaborazione con il Servizio di Dietetica del Meyer, una variante mediterranea di questa dieta.
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