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La fame nervosa o emotiva – emotional eating – è molto diversa dalla fame fisica che è un bisogno fisiologico. Ecco come riconoscerla e i rimedi per combatterla
Fame nervosa, fame emotiva o emotional eating. È la tendenza a mangiare non per soddisfare la fame vera ma, spesso, per alleviare stress, ansia, tristezza, solitudine o noia. Utilizzare il cibo come strategia per contrastare emozioni negative oppure fronteggiare eventi stressanti. Si tratta di un disturbo molto comune che è peggiorato con la pandemia di Covid-19. Il lockdown, le emozioni spiacevoli accumulate, la mancanza di svago e distrazioni hanno portato tante persone a rifugiarsi nel cibo. Uno studio condotto da ricercatori del King’s College di Londra e pubblicato sulla rivista The Lancet ha riferito l’insorgenza di questo problema in chi non ne aveva mai sofferto e l’aumento di casi di fame nervosa in quarantena e isolamento.
Può essere la causa del fallimento di molte diete e piani nutrizionali. In preda alla fame nervosa, infatti, si vede il cibo come compensazione di stati d’animo negativi. Lo strumento per gestire attacchi d’ansia, di agitazione e scaricare momenti di rabbia irrequietezza. Ma cos’è la fame emotiva, come si scatena e come imparare a controllarla senza cadere in facili tentazioni?
Si parla di fame nervosa quando la sensazione di appetito viene scatenata da un disagio emotivo. Può dipendere da:
Non dipende, quindi, dal fisiologico bisogno di nutrirsi, come avviene invece per la fame vera, corporea o fisica. Nutrirsi correttamente, attraverso una dieta sana e completa è essenziale per raggiungere un equilibrio fisico e psichico sano. Ma se usiamo il cibo come strategia di regolazione emotiva ci riferiamo ad una fame emotiva.
Come riconoscere la fame vera da quella emotiva? La fame fisica ha queste caratteristiche:
La fame nervosa, invece, ha questi tratti distintivi:
Lo stress e l’ansia agitano un bisogno di conforto e una fame impulsiva che una volta saziata lascia una sensazione solo temporanea di benessere. Eccedere con il cibo non è aiuto perché genera senso di colpa, aumento di peso e insoddisfazione. Queste emozioni negative spingono a mangiare ancora per compensarle e così si cade in un distruttivo circolo vizioso.
Ecco le raccomandazioni per non cadere nella fame emotiva, ponendo l’attenzione sul vero senso di fame e sazietà:
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