Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Nutrizione 22 Giugno 2020

La dieta su misura? Sì, grazie al DNA

Per molti, il confronto con la bilancia rappresenta una vera e propria sfida fatta di rinunce, sacrifici e spesso delusioni. Eppure, avere la formula giusta per raggiungere il peso forma e prevenire l’invecchiamento è possibile studiando il patrimonio genetico. Ne parliamo con il dottor Damiano Galimberti, fondatore di AMIA, Associazione Italiana Medici Anti aging, la […]

di Federica Bosco
Immagine articolo

Per molti, il confronto con la bilancia rappresenta una vera e propria sfida fatta di rinunce, sacrifici e spesso delusioni. Eppure, avere la formula giusta per raggiungere il peso forma e prevenire l’invecchiamento è possibile studiando il patrimonio genetico.

Ne parliamo con il dottor Damiano Galimberti, fondatore di AMIA, Associazione Italiana Medici Anti aging, la principale realtà che si occupa di ricerca e divulgazione nel campo della prevenzione e dell’invecchiamento e che mette a punto diete e corretti regimi alimentari sulla base di test genetici.

Dottore, cosa significa dieta del DNA?

«Ogni individuo è frutto di due componenti: il DNA ereditato dai genitori e lo stile di vita. La combinazione di questi due fattori è il motore. Quindi, quando si parla di dieta del DNA si intende una ricerca per individuare gli alimenti che ci possono avvantaggiare o svantaggiare in termini di costituzione e che ci permettono di lavorare al meglio in termini di prevenzione o di regime alimentare».

LEGGI ANCHE:  DIETA VEGANA, SARA FARNETTI: «NO AI REGIMI RESTRITTIVI, LE PROTEINE SERVONO AL NOSTRO ORGANISMO. ECCO COME GUADAGNARE SALUTE»

Cosa ci permette di sapere il test genetico?

«Un test di questo genere ci può dire molto sia dal punto di vista genetico, se ci sono difficoltà nell’assimilare determinati alimenti o se ci sono campanelli di allarme da non sottovalutare per eventuali malattie. Conoscere cosa accade dietro le quinte è molto utile per comprendere meglio tante cose. Ad esempio: un individuo può avere una sensibilità maggiore o minore nei confronti dell’insulina o della leptina o di altri ormoni, può avere una tendenza all’infiammazione cronica, o esserci la presenza di ruggine che inizia ad intaccare i tessuti. Alla luce di queste indicazioni, anziché aspettare il danno quando è conclamato, è possibile individuare gli alimenti che fanno male ed eliminarli oppure inserire e potenziare il consumo di quelli che aiutano. Esistono essenzialmente due test genetici che dicono da un lato come migliorare la salute in chiave di prevenzione, dall’altra come migliorare le chance di successo dieto terapico. Attraverso gli esami del sangue è possibile: monitorare la bilancia ossidativa, il rapporto tra ruggine e antiruggine, la bilancia infiammatoria, effettuare un’omega screening per definire se omega 6 omega 3 sono in equilibrio o meno, intercettare i buchi lasciati dalla ruggine guanosina deossidata o ancora ormoni nuovi. Ad esempio, la leptina è un ostacolo al dimagrimento così come la diponeptina; è per questo che sono utili esami nuovi, a costi accessibili, per poi decidere la miglior strategia terapeutica».

LEGGI ANCHE: INTEGRATORI ALIMENTARI, MUSCARITOLI (SINUC): «NON SERVONO A TUTTI. PUNTARE SU STILE DI VITA CORRETTO E DIETA SANA»

Lei parla di costi accessibili, cosa intende?

«Gli esami di laboratorio in media costano dai 15 ai 30 euro cadauno. Gli esami del sangue richiesti sono 5, siamo sui 150 euro. Un test genetico varia da un minimo di 150 ad un massimo di 300 euro. Sono prezzi già inclusivi di refertazione medica e questa è una variabile importante. Una volta che il medico acquisisce queste informazioni, affiancherà alla visita, all’anamnesi, delle informazioni in più che possano permettere di rilasciare la dieta corretta, tenendo conto delle variabili che gli esami suggeriscono in riferimento allo stile di vita. Ad esempio, quanti carboidrati o proteine inserire in base agli esiti degli esami e che distribuzione dare nel corso della giornata. Se al mattino, è meglio una colazione glucidica tipicamente mediterranea oppure anglosassone salata, senza uova e bacon, ma con la ricotta piuttosto che l’affettato di tacchino e l’uovo strapazzato. Sono molto importanti, poi, gli orari del consumo, ci sono delle clock diet, in base all’assimilazione dei pasti. L’insulina, ad esempio ha conseguenze più gravi di notte, così chi mangia troppo tardi, pasticcia dopo cena o si alza di notte, paga pegno a seconda del proprio assetto genetico. Tutti fattori che consentono di stabilire il contenuto di una dieta, la distribuzione, l’organizzazione e la definizione di integratori mirati».

Quanto tempo ci vuole per rimettere a posto il motore di una persona?

«Se questa ha un problema di approccio salutistico in media, non contando su farmaci ma su meccanismi che il fisico deve rimettere in atto, il follow up viene fatto dopo tre, quattro mesi. Se invece c’è bisogno di un percorso dietetico si calibra sulla base delle abitudini e poi si pianifica il follow up dopo un mese e mezzo o due. Questo perché un paziente in sovrappeso necessita di un rapporto più empatico, motivazionale e in questo senso i test genetici fanno molto per arrivare all’obiettivo».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...