Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
Acqua, frutta e verdura di tutti i tipi, meno grassi e alcol, niente diete da “prova costume”: sono queste alcune delle raccomandazioni della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico per mantenere intestino e microbiota sani con l’arrivo del solleone
Sole, mare, vita all’aria aperta: se l’arrivo dell’estate, così a lungo attesa quest’anno, ha molti impatti positivi su salute e benessere, non bisogna dimenticare che questa stagione comporta sfide notevoli per il corpo e l’apparato digerente, in particolare per il microbiota, comunità di microorganismi che svolge un ruolo cruciale in vari processi fisiologici come la digestione, il metabolismo e la funzione immunitaria. Per far fronte al meglio a queste sfide, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha stilato alcune raccomandazioni che possono essere d’aiuto per proteggere intestino e microbiota.
L’intestino, infatti, riveste un ruolo cruciale nella salute complessiva della persona: non solo assorbe i nutrienti ed elimina gli scarti, ma protegge anche da allergie, blocca virus e microrganismi dannosi e comunica con il sistema nervoso centrale, influenzando l’umore. È per questo motivo che viene anche definito “il secondo cervello”. Quindi come affrontare l’estate? Prima di tutto, una raccomandazione valida per tutte le stagioni: mangiare frutta e verdura in grandi quantità e di tanti tipi diversi. I batteri “buoni” che compongono il microbiota sono di molte specie diverse, tutti hanno bisogno delle fibre, ma ognuno beneficia di nutrienti e sostanze specifiche. La sfida è arrivare a consumarne 15 o anche 20 tipologie diverse in una settimana.
“Il microbiota intestinale contraddistingue ogni individuo, rappresentando una vera e propria impronta biologica“, sottolinea Michele Guarino, responsabile Disturbi funzionali intestinali e microbiota della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. “Per questa ragione l’approccio della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si basa su una sua approfondita analisi e sulla personalizzazione del trattamento. Oggi – continua – è sempre più diffuso un abuso di test per l’analisi del microbiota, anche ‘fai da te’. Tuttavia, considerata la difficoltà per interpretarne i risultati, utilizzare questo tipo di test diagnostico è utile solo se poi viene letto da un esperto capace di trarne una terapia da proporre al paziente”.
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