Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
Una volta utilizzati, i fazzoletti di carta devono essere immediatamente gettati nella spazzatura, eliminando così la possibilità che i germi rimangano in circolazione
Fazzoletto di stoffa o di carta? Se il primo è più morbido ed elegante, il secondo è più sicuro e riduce il rischio di contagio. A raccomandare l’uso di fazzoletti di carta, in quanto ‘usa e getta’, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Nel pieno della stagione influenzale sono proprio i sintomi come tosse, starnuti e naso che cola ad aumentare il rischio di diffusione di virus e batteri. Nella prima settimana di gennaio, secondo l’ultimo bollettino della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute, l’influenza ha fatto registrare circa 667mila persone ed è in aumento. Il rischio che questi numeri continuino a salire può essere contenuto proprio rispettando alcune semplici regole: piccoli accorgimenti, assicura l’Oms, possono fare una grande differenza nella prevenzione del contagio. Tra questi, la scelta del fazzoletto riveste un ruolo fondamentale.
Sebbene monouso, fazzoletti di carta garantiscono un livello igienico più elevato rispetto a quelli in stoffa che, se non lavati regolarmente, possono trattenere germi e batteri. Optare per fazzoletti usa e getta, meglio se realizzati con materiali riciclati, è preferibile in quanto rappresenta una soluzione pratica ed efficace per limitare la trasmissione di malattie respiratorie, suggeriscono gli esperti dell’Oms. Una volta utilizzati, questi fazzoletti devono essere immediatamente gettati nella spazzatura, eliminando così la possibilità che i germi rimangano in circolazione. Questo semplice gesto contribuisce a proteggere sia chi è malato sia le persone intorno a lui. Al contrario, i fazzoletti di stoffa, sebbene più eleganti, riutilizzabili e spesso considerati una scelta ecologica, possono diventare un vero e proprio serbatoio di germi. Ogni fazzoletto usato può contenere infatti centinaia di migliaia di batteri e virus, capaci di sopravvivere per ore. Inoltre, ogni volta che il fazzoletto viene riposto in tasca e, successivamente riutilizzato, aumenta il rischio di disperdere i microrganismi nell’ambiente circostante. Tra le indicazioni per evitare il contagio, è importante avere sempre con sé una confezione di fazzoletti usa e getta. Questi dovrebbero essere utilizzati una sola volta e gettati immediatamente in un cestino, preferibilmente con coperchio. È essenziale smaltire correttamente i fazzoletti usati, evitando di lasciarli in tasca o in luoghi condivisi, per limitare la diffusione dei virus.
Come ogni anno, anche per la stagione influenzale 2024-25, il Ministero della Salute ha diffuso la ‘Circolare Prevenzione e controllo dell’influenza’.
Il paragrafo 4 è dedicato proprio ai consigli pratici rivolti alla popolazione in generale: “Oltre alle misure farmacologiche – si legge nella Circolare -, l’ECDC raccomanda le seguenti misure di protezione personali utili per ridurre il rischio di contrarre l’infezione o per evitare di trasmettere il virus ad altri”:
● Lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente: le mani devono essere lavate accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi ogni volta, specialmente dopo aver tossito o starnutito e asciugate; i disinfettanti per le mani a base alcolica riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate e possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua.
● Osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi le mani.
● Restare a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.
● Evitare il contatto stretto con persone con sintomatologia attribuibile all’influenza.
● Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca: i virus possono diffondersi quando una persona tocca una superficie contaminata da virus e poi si tocca occhi, naso o bocca. Le mascherine chirurgiche indossate da persone con sintomatologia influenzale possono contribuire a ridurre le infezioni tra i contatti stretti.
“La vaccinazione – aggiunge il Ministero della Salute – è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone che desiderano ridurre il rischio di contrarre la malattia influenzale o ridurne le complicanze e che non abbiano specifiche controindicazioni. L’OMS e il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-20256, riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato