Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
L’igiene delle mani, insieme a quella ambientale e al corretto uso degli antibiotici sono i pilastri per prevenirle e controllarle il diffondersi dell’antibiotico resistenza. Tra i primi a capirlo fu il medico ungherese Ignác Semmelweis che nell’Ottocento osservò le donne che morivano di sepsi. Capì che l’altissima mortalità per febbre puerperale che si registrava tra […]
L’igiene delle mani, insieme a quella ambientale e al corretto uso degli antibiotici sono i pilastri per prevenirle e controllarle il diffondersi dell’antibiotico resistenza. Tra i primi a capirlo fu il medico ungherese Ignác Semmelweis che nell’Ottocento osservò le donne che morivano di sepsi. Capì che l’altissima mortalità per febbre puerperale che si registrava tra le partorienti era dovuta a una infezione trasmessa alle pazienti dalle mani dei medici e degli studenti di medicina che visitavano le gestanti senza lavarsi le mani.
Una scrupolosa pulizia delle mani imposta agli studenti e la disinfezione con un antisettico fu sufficiente a far crollare di colpo l’indice di mortalità dovuto a febbre puerperale. Un’intuizione semplice, ma i colleghi la presero come un insulto e un grave affronto. Tutto questo avveniva prima della scoperta della contaminazione batterica ad opera di Pasteur avvenuta circa 40 dopo.
Stiamo parlando del 1800, ed oggi? Ancora oggi questa pratica deve essere promossa, perché non sempre viene eseguita correttamente. Secondo le linee guida dell’OMS, recepite anche dal ministero della Salute, sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria per ridurre la trasmissione di microrganismi patogeni a pazienti e operatori.
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Il comune sapone è sufficiente per rimuovere i germi dalle mani, ma in assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti hand sanitizers, moderni e speciali saponi a base alcolica per lavare le mani a secco. Con il lavaggio delle mani si previene la trasmissioni di numerose infezioni – influenza, altri virus respiratori, virus e batteri che possono provocare gastroenteriti – di facile diffusione, soprattutto nella vita in comunità, tra bambini.
«Strofinando palmi e dorsi con abbondante sapone per 40-60 secondi si eliminano il 99% dei batteri» spiega Antonella Castagna, infettivologa e Responsabile della Divisione Malattie infettive all’ospedale San Raffaele di Milano. Ecco le indicazioni sa deguire:
A cura della Dottoressa Maria Luisa Santoro, responsabile scientifico del corso “Contrastare l’antibiotico- resistenza” a cura di Sanità in-Formazione provider ECM n. 2506