Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Prevenzione 19 Settembre 2023

Sorriso: i cinque passi per una ”remise en forme”

In occasione del ritorno alla routine, i consigli della dottoressa Serena Dicorato, specialista in ortognatodonzia per un sorriso bello e sano

A settembre siamo tutti alle prese con il recupero della normalità. Ognuno si prefissa i suoi buoni propositi di benessere: chi l’iscrizione in palestra, chi la dieta. In pochi pensano al sorriso. Eppure, dopo l’estate, periodo in cui si tende a trascurare la propria igiene orale, sarebbe doveroso farlo.  Un sorriso bello e sano, infatti, incide sulla salute generale: può aumentare l’autostima, la sicurezza in se stessi e, di conseguenza, la relazione con gli altri.

I denti storti

E in Italia non tutti possono vantarne uno. L’affollamento dentale, i cosiddetti “denti storti”, è un problema che colpisce tra il 60% e l’80% delle persone. Se non intercettato e curato subito, può peggiorare nel tempo, portando problemi di masticazione, digestione e postura mandibolare. Per chi vuole cominciare a prendersi cura della propria salute orale, ecco la guida con cinque dritte per una “remise en forme” del sorriso, non solo a livello estetico ma anche funzionale, a cura della dottoressa Serena Dicorato, specialista in ortognatodonzia

La prima regola

La regola numero uno è sedersi sulla sedia del dentista. Può sembrare scontato, ma non lo è: gli italiani visitano ancora troppo poco il proprio dentista, soltanto 4 su 10 lo fa regolarmente. «Invece – dice la dottoressa Serena Dicorato – è fondamentale prevedere dei controlli periodici: il suggerimento è di fissare da subito un appuntamento ogni 3 mesi, così da averli in agenda e prendersi un impegno, senza il rischio di dimenticarsene. Tra questi, due sedute dovrebbero essere dedicate ad un’igiene orale professionale: l’ideale è farne una ogni 6 mesi (in base alle necessità di ognuno), così da controllare eventuali pigmenti, macchie e scoprire (e curare) possibili carie, tutti fattori che rendono il sorriso meno bello e sano. Per i bambini, inoltre, i controlli in età prescolare sono fondamentali, per identificare eventuali malocclusioni o altre problematiche e correggerle da subito. Non va dimenticato che le ossa sono in continuo rimodellamento e, infatti, anche gli anziani soffrono di “denti storti”: ecco perché anche in età avanzata non bisogna mai dimenticarsi del dentista».

Ritrovare la routine

L’impegno numero due è ristabilire una routine quotidiana, ricordandosi di lavare i denti dopo ogni pasto, «con un movimento verticale che va dalla gengiva al dente, dall’alto verso il basso per l’arcata superiore e dal basso verso l’alto per quella inferiore – suggerisce la specialista in ortognatodonzia – . Infine, non tutti sanno che bisognerebbe aspettare almeno 30 minuti dalla fine del pasto prima di spazzolarsi i denti: infatti, subito dopo mangiato il pH della bocca è alterato e il rischio, muovendo le spatole sui denti, è di asportare lo strato superficiale dello smalto. Anche il filo interdentale dovrebbe diventare un alleato quotidiano, utilizzandolo almeno una volta tutti i giorni».

Auto check-up delle proprie gengive

Il consiglio numero tre è quello di fare un auto check-up delle proprie gengive. Lavarsi e spazzolarsi i denti correttamente potrebbe sembrare sufficiente, ma è soltanto il punto di partenza: «È fondamentale infatti – dice la specialista – pensare anche allo stato di salute delle gengive, spesso sentinelle di problematiche più ampie. Di tanto in tanto, è bene guardarsi allo specchio con un occhio attento alle gengive: se infiammate, arrossate o sanguinanti, bisogna consultare il dentista di fiducia per un controllo completo».

Per masticare e digerire meglio

Denti dritti, belli e sani consentono di masticare e digerire meglio, portando maggiore benessere ed energia. Ma non solo: «A livello funzionale, migliorano l’ingranaggio dentale, oltre a ridurre l’usura dei denti e di conseguenza la sensibilità dentale. Per chi soffre di malocclusioni, è bene confrontarsi con il proprio dentista: una possibile soluzione sono gli allineatori trasparenti, mascherine che permettono di raddrizzare i denti esercitando una piccola pressione costante sulle arcate. L’ortodonzia, quindi – spiega Dicorato  – è una terapia globale che lavora sia sull’estetica della persona sia sulla funzione. I denti dritti, infatti, oltre ai benefici menzionati, permettono di facilitare le manovre di igiene orale, portando ad accumulare meno placca e ottenendo quindi un sorriso migliore per più tempo».

Mangiare sano

Infine, seguire la “dieta del sorriso”: cibi ricchi di fibre e vitamine, come finocchi, carote, sedano, oppure ricchi di calcio come le noci e i prodotti caseari (latte formaggio e yogurt) sono un toccasana per la salute dei nostri denti: infatti, grazie alle loro proprietà (come la caseina contenuta nei latticini) aiutano a rinforzare lo smalto. Alcuni, inoltre, svolgono azione di auto detersione (come una mela a fine pasto). «Per non danneggiare lo smalto dentale, invece, bisognerebbe stare alla larga da un eccessivo consumo di dolci, oltre a evitare di assumere bevande acide (come le spremute) da sole e lontano dai pasti. Questo perché fanno cadere drasticamente il PH, disgregando ed esfoliano lo smalto se – conclude – seguite da un repentino spazzolamento».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Frutta, caffè, cioccolato e vino riducono fino al 23% il rischio di sindrome metabolica

Una dieta ricca di prodotti come uva, fragole, arance, cioccolato, vino e caffè, può ridurre il rischio di sindrome metabolica fino al 23%. Almeno questo è quanto emerso da u...