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Il 4 febbraio si celebra il World Cancer Day: nell’intervista all’esperto strategie, comportamenti, alimentazione e stile di vita per la prevenzione del tumore
Il 4 febbraio si celebra il World Cancer Day. Ogni anno, il messaggio da veicolare è sempre lo stesso: il tumore si può prevenire e sconfiggere, la ricerca va avanti e tutti noi possiamo contribuire per ridurre l’incidenza della malattia. Ma come si può agire sulla prevenzione primaria attiva che permette di intercettare le eventuali malattie in tempo utile per curarle al meglio? Lo abbiamo chiesto ad Andrea De Censi, Direttore oncologia medica dell’Ospedali Galliera di Genova, professore onorario alla Queen Mary University of London nonché ricercatore di Fondazione AIRC. L’esperto ha chiarito quali i fattori di rischio, quali le strategie, i comportamenti e lo stile di vita da adottare per la prevenzione del tumore.
«In Italia abbiamo trecentosettantaseimila casi stimati nel 2020 – spiega il professor De Censi – suddivisi, fondamentalmente, a metà tra maschi e femmine. Il numero dei morti è 180mila, centomila uomini e ottantamila donne. La mortalità è in diminuzione in entrambi i sessi in percentuali abbastanza importanti: è il segno che la prevenzione ha successo, le cure sono migliorate e la diagnosi è precoce, almeno fino all’arrivo del Covid-19» dichiara con soddisfazione.
I tumori più frequentemente diagnosticati negli uomini sono «il tumore della prostata, del polmone, del colon-retto e quello della vescica – precisa l’esperto – per le donne il tumore del seno, del colon -retto e del polmone. In entrambi i sessi, sono in aumento quelli del pancreas, del rene, della tiroide e il melanoma».
«Chiare evidenze scientifiche – aggiunge il professore – dimostrano che il 30% dei tumori può essere prevenuto da uno stile di vita corretto, una dieta salutare e anche dall’uso di farmaci preventivi». Inoltre, l’attività fisica è importante: «Chi pratica attività fisica almeno 150 minuti a settimana ha una significativa riduzione della possibilità di ammalarsi».
Uno dei principali fattori di rischio è rappresentato dall’obesità «sia quella generale (rapporto peso-altezza) che quella addominale, perché il grasso viscerale produce fattori di crescita e ormoni dannosi». È bene limitare lo zucchero e non eccedere nel consumo di alcol: «Un bicchiere di vino al giorno per la donna e due bicchieri per l’uomo aumenta il rischio di sviluppare tumori» sottolinea De Censi. Per quanto riguarda l’alimentazione «la dieta mediterranea, ricca di alimenti vegetali, ha un effetto preventivo molto importante – evidenzia-il professore – l’ideale sarebbe assumere cinque porzioni al giorno di cereali integrali, frutta e verdura, ridurre la carne rossa, gli insaccati e gli alimenti ricchi di amido».
«In primis, è fondamentale effettuare i vaccini contro Hpv ed epatite – aggiunge l’esperto – i controlli da fare sono quelli raccomandati dall’Oms: l’esame del colon con il sangue occulto nelle feci e la colonscopia a partire dai 50. Per le donne, la mammografia, il pap test e ultimamente, come screening per il polmone, si sta valutando l’introduzione della tac senza mezzo di contrasto a basso dosaggio per i fumatori». Inoltre, «c’è la possibilità di usare farmaci preventivi: l’aspirina a basso dosaggio ha un effetto benefico sul cuore e su alcuni tumori del colon così come gli anti-estrogeni per le donne ad alto rischio di tumore al seno» conclude De Censi.
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