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Dall’amore alla dipendenza affettiva: un’alterazione psicofisica normale, romantica e positiva quando è reciproca e non tossica. Può diventare negativa se è inappropriata, non reciproca o non ricambiata. Come riconoscere la love addiction ed uscirne
Non è causata da droghe o sostanze stupefacenti ma ha le stesse caratteristiche della tossicodipendenza. Parliamo della dipendenza affettiva, oggi definita sempre di più come un disturbo autonomo che presenta aspetti comuni a tutte le tipologie di dipendenza. Al tempo stesso, è anche caratterizzata da altri che riguardano l’innamoramento e la relazione sentimentale.
Spesso chiamata love addiction, la dipendenza affettiva è legata ai tempi moderni, caratterizzati da precarietà e incertezza. Questo genera relazioni ambivalenti o conflittuali, legami affettivi incostanti o deboli e porta le persone a ricercare sicurezze e certezze. In un rapporto sentimentale patologico, l’amore non è fonte di arricchimento ma compensazione di vuoti, paure, bisogni. Il rapporto di coppia non è più un incontro tra due anime ma una co-dipendenza, una limitazione reciproca. L’equilibrio tra il dare e il ricevere viene alterato, l’altro non è più libero di essere ma è costretto ad assumere un ruolo.
Nelle prime fasi dell’innamoramento, le persone manifestano sintomi correlati alle dipendenze: euforia, astinenza, dipendenza fisica e psicologica, ricaduta. La relazione di coppia stimola le aree cerebrali legate alla ricompensa – come le droghe – e porre fino a questo legame può provocare ansia e depressione. L’amore, dunque, sembra essere una dipendenza naturale, un’alterazione psicofisica normale, romantica e positiva quando è reciproca e non tossica. Al contrario, può diventare negativa se è inappropriata, non reciproca o non ricambiata.
I segni e i sintomi della dipendenza affettiva includono:
Le persone che si ritrovano a essere dipendenti da una relazione presentano spesso i seguenti tratti di personalità:
Come riporta l’Istituto di terapia cognitivo comportamentale A. T. Beck, l’associazione americana Dipendenti affettivi anonimi (Love Addicted Anonymous) ha tracciato alcuni profili tipici dei dipendenti affettivi. Eccone alcuni:
Già riconoscere la propria dipendenza, avere coscienza delle conseguenze che ha prodotto e voler intraprendere un processo di cambiamento è un grande passo in avanti. Anche perché nella maggior parte dei casi, significa porre fine alla relazione disfunzionale e cominciare a gestire l’astinenza. Il secondo consiste nel cercare sostegno e aiuto concreto per affrontare la situazione. Esistono strutture pubbliche e private che proteggono chi è coinvolto in questi rapporti e vuole uscirne.
Le opzioni terapeutiche sono molteplici: terapie individuali, di gruppo o di coppia. La terapia cognitivo – comportamentale per la dipendenza affettiva si compone di diverse fasi e si focalizza, anche sulla demolizione delle credenze disfunzionali legate al proprio valore e alla gestione delle emozioni legate alla paura della solitudine, del rifiuto e dell’abbandono. Può essere integrata con tecniche di Mindfulness, utili per interrompere la ruminazione sulla propria relazione, attuale o passata, promuovendo l’apertura alle proprie emozioni.
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