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Psicologia e Salute Mentale 20 Dicembre 2022

Christmas blues: se il Natale fa paura

Il Natale non è per tutti un momento di felicità e gioia. C’è chi vive questo periodo dell’anno come un peso difficile da sostenere

di Stefania Tempesta, psicologa Odp Lazio
Immagine articolo

Molte persone attendono ogni anno il Natale con entusiasmo. La pianificazione delle vacanze, l’organizzazione dei pasti con amici e familiari, persino l’impegno di andare in giro a fare i regali rende il tutto un momento festoso e un periodo felice dell’anno.

Ma come vanno le cose per coloro che durante l’anno soffrono i sintomi della depressione o vivono una condizione di stress quotidiano? Purtroppo, gli studi hanno evidenziato un consistente aumento dei tassi di depressione durante le vacanze, che rendono l’atmosfera spumeggiante di dicembre un peso insormontabile ed un momento difficile ed estenuante da affrontare.

Responsabilità, ricordi, riunioni di famiglia: l’ansia del Natale

Quando il Natale si avvicina si prospettano eventi, occasioni di interazione sociale e festeggiamenti che molti sentono come una forte responsabilità, per altri si riaffacciano complicati ricordi del passato, e per alcuni si farà viva l’ansia di affrontare difficili riunioni di famiglia da cui si uscirà scompigliati come sempre.

Inoltre, la depressione è una condizione clinica che ha spesso carattere stagionale, ossia può manifestarsi in maniera più consistente proprio a cominciare dall’autunno fino a primavera, quando le giornate diventano più brevi, l’oscurità dura più a lungo e le condizioni metereologiche costringono a stare di più in casa. Durante l’inverno, infatti, l’esposizione limitata alla luce naturale può influire sullo stato dell’umore e avere conseguenze sull’equilibrio neurochimico.

Christmas Blues

Il termine Christmas Blues si riferisce a una importante variazione del tono dell’umore che emerge in occasione delle festività natalizie: le persone avvertono la difficoltà di conformarsi alle convenzioni sociali che impongono di sentirsi felici in vista di una festa che prevede condivisione e partecipazione, spesso in contrasto con ciò che si desidera realmente. Il divario tra ciò che è socialmente accettato e ciò che realmente si prova viene avvertito come un imponente richiamo a mascherare i propri sentimenti, reprimere il disagio ed impegnarsi ad esprimere un’altra versione di sé.

E questo, ha un costo non trascurabile:

  • Si impiegano molte energie per dissimulare il proprio stato d’animo
  • Si vive un forte senso di inadeguatezza, ci si sente sbagliati
  • Si avverte l’inutilità di condividere ciò che realmente si prova, che non viene compreso e accettato
  • Aumenta il senso di frustrazione e di solitudine
  • Si tende ad isolarsi per evitare il contrasto con l’atteggiamento generale

I fattori di stress del Natale

Il Natale rappresentato dai media è un invito ad essere felici, ad acquistare generi di abbigliamento dai colori accesi, regali per tutti i gusti e alimenti che simboleggiano questa festa, il cui significato religioso quasi sempre scivola via dimenticato. Gioia e allegria sembrano essere d’obbligo in un periodo dell’anno complesso, in cui sono molti i fattori di stress che interessano vari ambiti di vita:

  • Dal punto di vista lavorativo è possibile che ci si senta sotto pressione per impegni importanti, e in prossimità della fine dell’anno alcuni contratti possono essere in scadenza e comportare un motivo di ansia per quanti attendono di conoscere il proprio futuro professionale.
  • Per quel che riguarda l’ambito della relazione, spesso ci si sente vincolati dal rispetto della “tradizione” a trascorrere molto tempo con persone che, nel migliore dei casi si sentono come estranee, o peggio ci recano un grande disagio. Dover rispettare le convenzionali regole dei festeggiamenti in famiglia, inoltre, può essere fonte di intensa sofferenza per quanti hanno subito un lutto o sono reduci da una separazione; doversi gettare nella confusione fingendo il buon umore significa invalidare il proprio bisogno di raccoglimento in un momento di fragilità emotiva e manifestare un’apparente serenità, con un enorme dispendio di energie.
  • I momenti di condivisione comportano inoltre la difficoltà di affrontare il confronto ed essere fonte di aspettative che in molti casi non fanno che creare angoscia.
  • Il contesto familiare è un ambito relazionale complesso e spesso i rapporti con i parenti, anche i più stretti, diviene causa di dissapori e liti; far finta che sia tutto a posto per evitare di sembrare scontrosi o per non far dispiacere a qualcuno può rendere la tradizionale cena di Natale un lavoro gravoso anziché un piacere, e può innescare emozioni contrastanti e dolorose.
  • Bisogna fare i conti anche con il fattore economico, che risente di tutte le spese che si moltiplicano nel periodo natalizio e che gravano sul bilancio familiare, ma che sembra non si possa fare a meno di affrontare. Dagli alimenti all’acquisto dei doni, l’impegno economico diventa gravoso e spesso accende molte preoccupazioni.

Se per molti di questi motivi non ci si sente pronti ad accogliere il Natale a braccia aperte, ricordiamo che non siamo chiamati ad esprimere gioia solo perché il momento e le convenzioni lo richiedono. È necessario invece comprendere il motivo per cui ci sentiamo stressati, in ansia o privi della capacità di godere dei momenti piacevoli che le festività possono offrirci.

Consigli e suggerimenti: il futuro cambiamento è sempre possibile

  • Se quest’anno tutto sembra davvero troppo faticoso e difficile da gestire, nei progetti del prossimo anno si può inserire la possibilità di intraprendere un percorso psicologico. La comprensione di sé richiede talvolta il supporto di un professionista che sappia prendersi cura della sofferenza e che aiuti la persona a acquisire la consapevolezza del proprio disagio interiore.
  • È necessario dare il giusto valore alle nostre emozioni: se la tristezza o la rabbia sembrano essere prepotentemente presenti, è bene riconoscerle senza tentare di soffocarle, o ignorarle. Si tratta delle nostre emozioni e anche quando sono spiacevoli ci stanno fornendo informazioni importanti.
  • Anche se è Natale e gli impegni sembrano sovrastarci, è bene continuare a dedicare il nostro a tempo a ciò che ci fa stare bene. Interrompere le lezioni di Yoga o Pilates perché è dicembre e il tempo stringe non fa che privarci degli spazi che abbiamo scelto per noi stessi.
  • Gli inviti sono molti, ma non è necessario dire di sì a tutti. Si può imparare a selezionare ciò che è più importante, e rifiutare se riteniamo per noi comporti dei vantaggi.

Il Natale può essere una buona opportunità per concederci una pausa, il miglior dono che potremmo farci, per vivere la nostra solitudine e dare un senso alla nostra infelicità. Fermarsi e riflettere su ciò che desideriamo intensamente e di cui fino adesso ci siamo privati, forse un luogo, un progetto o persone che ci piacerebbe frequentare significa riconoscere il valore degli aspetti più significativi della nostra esistenza, gettando le basi per il futuro cambiamento, sempre possibile.

 

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