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Il Natale non è per tutti un momento di felicità e gioia. C’è chi vive questo periodo dell’anno come un peso difficile da sostenere
Molte persone attendono ogni anno il Natale con entusiasmo. La pianificazione delle vacanze, l’organizzazione dei pasti con amici e familiari, persino l’impegno di andare in giro a fare i regali rende il tutto un momento festoso e un periodo felice dell’anno.
Ma come vanno le cose per coloro che durante l’anno soffrono i sintomi della depressione o vivono una condizione di stress quotidiano? Purtroppo, gli studi hanno evidenziato un consistente aumento dei tassi di depressione durante le vacanze, che rendono l’atmosfera spumeggiante di dicembre un peso insormontabile ed un momento difficile ed estenuante da affrontare.
Quando il Natale si avvicina si prospettano eventi, occasioni di interazione sociale e festeggiamenti che molti sentono come una forte responsabilità, per altri si riaffacciano complicati ricordi del passato, e per alcuni si farà viva l’ansia di affrontare difficili riunioni di famiglia da cui si uscirà scompigliati come sempre.
Inoltre, la depressione è una condizione clinica che ha spesso carattere stagionale, ossia può manifestarsi in maniera più consistente proprio a cominciare dall’autunno fino a primavera, quando le giornate diventano più brevi, l’oscurità dura più a lungo e le condizioni metereologiche costringono a stare di più in casa. Durante l’inverno, infatti, l’esposizione limitata alla luce naturale può influire sullo stato dell’umore e avere conseguenze sull’equilibrio neurochimico.
Il termine Christmas Blues si riferisce a una importante variazione del tono dell’umore che emerge in occasione delle festività natalizie: le persone avvertono la difficoltà di conformarsi alle convenzioni sociali che impongono di sentirsi felici in vista di una festa che prevede condivisione e partecipazione, spesso in contrasto con ciò che si desidera realmente. Il divario tra ciò che è socialmente accettato e ciò che realmente si prova viene avvertito come un imponente richiamo a mascherare i propri sentimenti, reprimere il disagio ed impegnarsi ad esprimere un’altra versione di sé.
E questo, ha un costo non trascurabile:
Il Natale rappresentato dai media è un invito ad essere felici, ad acquistare generi di abbigliamento dai colori accesi, regali per tutti i gusti e alimenti che simboleggiano questa festa, il cui significato religioso quasi sempre scivola via dimenticato. Gioia e allegria sembrano essere d’obbligo in un periodo dell’anno complesso, in cui sono molti i fattori di stress che interessano vari ambiti di vita:
Se per molti di questi motivi non ci si sente pronti ad accogliere il Natale a braccia aperte, ricordiamo che non siamo chiamati ad esprimere gioia solo perché il momento e le convenzioni lo richiedono. È necessario invece comprendere il motivo per cui ci sentiamo stressati, in ansia o privi della capacità di godere dei momenti piacevoli che le festività possono offrirci.
Il Natale può essere una buona opportunità per concederci una pausa, il miglior dono che potremmo farci, per vivere la nostra solitudine e dare un senso alla nostra infelicità. Fermarsi e riflettere su ciò che desideriamo intensamente e di cui fino adesso ci siamo privati, forse un luogo, un progetto o persone che ci piacerebbe frequentare significa riconoscere il valore degli aspetti più significativi della nostra esistenza, gettando le basi per il futuro cambiamento, sempre possibile.
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