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Aumento della diuresi, sete eccessiva, dimagrimento: sono solo alcuni dei sintomi del diabete, una patologia che può presentarsi in diverse forme, dall’infanzia all’età adulta. Raffaella Buzzetti, professore associato di Endocrinologia all’università Sapienza di Roma, chiarisce le differenze tra le varie tipologie di diabete, i segnali d’insorgenza e le cure a disposizione. Dottoressa, cos’è il diabete e […]
Aumento della diuresi, sete eccessiva, dimagrimento: sono solo alcuni dei sintomi del diabete, una patologia che può presentarsi in diverse forme, dall’infanzia all’età adulta. Raffaella Buzzetti, professore associato di Endocrinologia all’università Sapienza di Roma, chiarisce le differenze tra le varie tipologie di diabete, i segnali d’insorgenza e le cure a disposizione.
«Il diabete è una malattia multifattoriale complessa dovuta ad un aumento dei livelli della glicemia nel sangue, al di sopra di valori ben precisi (a digiuno 126 mg/dl). Ne esistono varie forme: il più frequente è il diabete di tipo 2, che interessa il 90% di tutte le forme del diabete, per una prevalenza in Italia del 6-7% della popolazione, che corrisponde a circa 3,5 milioni di italiani. Poi, esiste il diabete di tipo 1 che ha un’incidenza maggiore in età adolescenziale ed infantile, ma che si può sviluppare a qualsiasi età e che colpisce circa l’8%. Le altre forme sono: il diabete gestazionale, che si sviluppa durante la gravidanza o manifestazioni meno rilevanti».
«Il diabete di tipo 2 si manifesta soprattutto in età adulta attraverso segni come la poliuria, necessità di urinare frequentemente, la sete eccessiva o il dimagrimento. Si può, però, purtroppo manifestare anche direttamente con una complicanza, come l’infarto del miocardio. Il diabete di tipo 1, che generalmente interessa i bambini, si manifesta con un aumento della diuresi, sete eccessiva, dimagrimento: le mamme si rendono conto che il proprio figlio è cambiato nei comportamenti. Tutti questi fattori sintomatici sono molto importanti e devono indurre a chiedere il parere di uno specialista».
«Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito ad una sorta di tsunami nel campo delle terapie farmacologiche del diabete. Per la cura del diabete di tipo 2, tantissimi nuovi farmaci sono entrati nell’utilizzo quotidiano, sia orali, che in compresse o iniettivi, anche diversi dall’insulina. Alcuni capaci di inibire il riassorbimento del glucosio, favorendone l’eliminazione con le urine. Per il diabete di tipo 1 sono entrate recentemente in commercio nuove insuline che rendono il soggetto privo di ipoglicemia o che comunque hanno un’azione molto più duratura nel tempo, come quelle a somministrazione notturna, o che sono molto più rapide nella loro azione, come quelle che si assumono prima dei pasti».
«Per quanto riguarda il diabete di tipo 1, le nuove tecnologie hanno portato allo sviluppo di microinfusori, apparecchi che erogano insulina sempre più funzionali e innovativi, che sospendono l’infusione di insulina se il soggetto ha una ipoglicemia e la riaumentano spontaneamente».