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La stagione primaverile ci rende attivi, energici e con tanta voglia di fare. È bene, però, rispettare alcune regole di igiene del sonno per evitare le manifestazioni tipiche del periodo. Ecco quali sono
Aprile dolce dormire. L’antico detto popolare fa riferimento all’arrivo della primavera. La natura che fiorisce e il tepore tipico di questo periodo dell’anno causano, infatti, una condizione fisica caratterizzata da astenia, stanchezza e disturbi del sonno. Insonnia, mal di testa al risveglio o sensazione di non aver riposato abbastanza sono le manifestazioni più tipiche. Si tratta di sensazioni del tutto normali che possono durare da qualche giorno a qualche settimana.
In primavera il nostro organismo si riattiva: l’inverno lascia spazio alle miti temperature e le giornate si allungano. Cambiano il metabolismo, l’orologio biologico e le abitudini di vita. Il corpo fa fatica ad adattarsi in fretta ai nuovi ritmi e con i primi caldi tende a cercare il riposo più a lungo durante la notte. Ecco perché, il famoso “cambio di stagione” porta con sé stanchezza e astenia, la mancanza di forze che si avverte – lo dice la scienza – proprio nel passaggio da una stagione all’altra.
L’ora legale, il bel tempo e il sole ci spingono fuori di casa per incontrare parenti e amici, organizzare i primi picnic al parco o fare lunghe passeggiate al mare. Le giornate lunghe stimolano una maggiore attività fisica che ci porta a fare più tardi la sera. Di conseguenza, sentiamo la necessità di dormire di più e la mattina siamo più stanchi. L’aumento della luce, inoltre, diminuisce la produzione di melatonina per cui ci addormentiamo con più difficoltà. Inoltre, le temperature più alte e le prime sudate peggiorano la qualità del sonno.
La melatonina, l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale o epifisi, regola il ciclo sonno veglia. Quando la melatonina non viene secreta nel modo e nella quantità corretta, si manifesta l’insonnia e il sonno disturbato da continui risvegli.
La melatonina, in genere, viene prodotta tra le 2 e le 4 del mattino, per mantenere un sonno regolare. Un adulto dovrebbe dormire tra le 7 e le 9 ore di sonno costante ogni notte. Se il sonno è frammentato, la mattina seguente ci si sentirà frastornati con conseguenza sull’umore e la concentrazione. Anche lo stress e l’ansia influiscono sul sonno, attivando meccanismi a livello ormonale che interferiscono con la produzione di melatonina, tenendoci svegli.
Con una cattiva qualità del sonno, il mal di testa al risveglio è un sintomo frequente. Per dormire meglio, sotto consiglio del medico, si possono assumere integratori di passiflora, valeriana, camomilla magnesio, lavanda e melatonina. La vitalità della stagione primaverile ci rende attivi, energici, con tanta voglia di fare. È bene, però, rispettare alcune regole di igiene del sonno, come:
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