Sicurezza delle cure, responsabilità sanitaria e obblighi assicurativi, queste le colonne portanti del Disegno di Legge “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” approvato dal Parlamento il 28 febbraio scorso. La Legge conosciuta come ‘Legge Gelli’, dal nome del suo relatore, sarà del tutto operativa al momento dell’approvazione dei decreti attuativi attesi a breve. Intanto, esponenti di rilievo del mondo medico, giuridico e assicurativo, si confrontano sui nuovi profili della responsabilità professionale
Il numero uno dell’ospedalità privata in Italia spiega ai nostri microfoni come la riforma della responsabilità professionale incida sul lavoro dei camici bianchi: «Prevenzione e formazione su rischio clinico per aumentare la sicurezza del paziente ed evitare contenziosi e risarcimenti»
Ai nostri microfoni, il Professor Achille Lucio Gaspari, Direttore della Cattedra di Chirurgia Generale all’Università di Roma Tor Vergata, interviene su Legge Gelli-Bianco e rischio clinico: «Aspettiamo i decreti attuativi per chiarire alcuni punti complessi, come quello sulle linee guida»
È un dovere del sistema monitorare sull’operato del professionista sanitario ma è anche diritto del medico poter agire in libertà e autonomia, anche per garantire maggiore competenza e affidabilità. La parola a Ivo Pulcini, membro del Consiglio Direttivo Omceo Roma, sulle conseguenze dell’applicazione della Legge Gelli
«Attendiamo decreti attuativi per capire in che direzione procedere. Vogliamo dare coperture più capillari a costi misurati, decisiva in quest’ottica è la formazione» ai nostri microfoni Salvatore Punzo, Direttore commerciale dell’azienda leader nell’assicurazione medico-sanitaria