Il presidente Tortorella: «Bene l’impegno del senatore Pagano, è il momento giusto». L’avvocato Saurini: «A fine aprile arriva prescrizione»
Qualora la politica decidesse di sanare il contenzioso con gli ex specializzandi tramite un accordo transattivo, lo Stato risparmierebbe oltre 78 milioni di euro calcolando solo le spese sostenute dagli organi giudiziari che si occupano delle 15 mila cause potenziali. Denaro cui va aggiunto l’evidente risparmio che un atto transattivo garantirebbe alle casse dello Stato che, insieme al riconoscimento immediato del risarcimento ai medici che avranno già avviato il giudizio, è l’obiettivo stesso della transazione.
Sono i numeri che sono stati presentati dall’avvocato Sara Saurini nel corso del webinar organizzato da Consulcesi “La questione rimborsi sul tavolo del nuovo governo”. Anche per questo, quindi, le parti coinvolte che hanno partecipato all’incontro hanno lanciato un coro unanime per chiedere alla politica di farsi carico della vicenda: tra le voci intervenute, il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Filippo Anelli, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi e il Presidente dell’Ente previdenziale Enpam Alberto Oliveti. Un appello raccolto dal vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo e, soprattutto, dal senatore di Forza Italia Nazario Pagano, che ha annunciato la presentazione di un disegno di legge sul tema.
«È arrivato il momento di chiudere questa vicenda – puntualizza a Sanità Informazione il Presidente di Consulcesi Massimo Tortorella -. Nei prossimi giorni incontreremo il senatore Pagano e siamo sicuri che porterà la questione all’attenzione del Ministro della Salute Roberto Speranza e che troverà una soluzione. Per questo siamo fiduciosi e crediamo che la transazione auspicata dai medici che rappresentiamo sarà approvata».
Intanto, dai tribunali di tutta Italia continuano ad arrivare sentenze positive per i medici che hanno presentato la richiesta di rimborso con Consulcesi: «Nel 2020 ci sono stati riconosciuti oltre 30 milioni di euro di rimborsi e nel 2021 siamo già arrivati a quota 7 milioni – spiega l’avvocato Saurini, legal communication manager di Consulcesi -. Contemporaneamente però si stringono i tempi per avviare le cause, perché dalla fine di aprile il diritto sarà definitivamente prescritto e non sarà più possibile procedere».
«Questa è veramente l’ultima occasione – aggiunge Tortorella -. Quelle poche persone che ancora non hanno iniziato l’iter devono farlo subito, altrimenti non avranno più la possibilità di richiedere il riconoscimento di un diritto che per troppi anni gli è stato negato».
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