Le testimonianze entusiaste dei camici bianchi che, grazie a Consulcesi, hanno concluso con successo l’iter giudiziario. E invitano i colleghi che ancora non l’hanno fatto ad agire per far valere il loro diritto
Consulcesi, realtà leader nell’assistenza legale in sanità, continua ad incassare vittorie. Continua a portare avanti la battaglia dei camici bianchi penalizzati durante la specializzazione, perché non percepivano il corretto riconoscimento economico previsto dalle direttive UE, e continua a consegnare assegni ai medici che, con ostinazione e fiducia, sono riusciti a completare con successo l’iter giudiziario.
E sono proprio questi medici che, sorridenti e con cospicui assegni in mano, invitano i colleghi ad agire per il rispetto di quel diritto negato. Dopo importanti interpretazioni giuridiche, che sostengono che la prescrizione per gli specialisti 1978-1991 non è decorsa, Consulcesi lancia infatti una nuova azione collettiva per dare a tutti i medici l’opportunità di far valere il loro diritto.
LEGGI ANCHE: EX SPECIALIZZANDI 1993-2006: «RICONOSCIUTO DIRITTO AD INCREMENTO TRIENNALE»
«L’attesa è stata molto lunga – dichiara ai nostri microfoni Erminia Cavallari, specialista in pediatria, in un recente evento in cui i medici hanno materialmente ricevuto l’assegno della Presidenza del Consiglio –. Sinceramente non pensavo che avremmo raggiunto l’obiettivo in modo così brillante, ma la tenacia premia sempre».
Ed è proprio la tenacia ad aver permesso a molti medici, nonostante i tempi lunghi della giustizia italiana, di ottenere quanto gli spettasse di diritto: «Sono passati 20 anni da quando ho iniziato l’iter giudiziario, quindi è stato un percorso molto difficile – rivela il dottor Amato, ematologo -. Ma ora la soddisfazione è tanta, così com’è stata tanta la fiducia nei legali che ci seguivano e che, dopo una dura lotta, ci hanno portato ad ottenere questo risultato».
«Avevo quasi perso le speranze – gli fa eco Alessandro Sciarra, ematologo -, invece con Consulcesi siamo riusciti a sfangarla». «In questi anni – aggiunge Virginia Cornetta, ginecologa – mi credevano tutti una sognatrice. Mi dicevano che sarebbe finito tutto in un bluff, invece, grazie ai legali di Consulcesi, il sogno è diventato realtà».
«È come se avessi vinto un gratta e vinci – è il commento entusiasta di Paola Buccisano, specialista in pediatria -. Forse è più bello ricevere i soldi in questo modo, piuttosto che averli all’epoca». Ricorda allora il difficile periodo della specializzazione, quando «tutte le mattine, anche con la febbre o con l’asma, bisognava andare in ospedale senza ricevere alcun compenso. Era molto frustrante, nonostante la grande voglia di imparare che si ha da giovani».
«Quando la Consulcesi mi ha contattato – ricorda Mario Giovanni Chilelli, specialista in oncologia, endocrinologia e medicina legale – ero poco fiducioso sull’esito favorevole dell’azione giudiziaria, pensavo che alla fine lo Stato avrebbe trovato il modo di non pagare. I consulenti hanno lottato parecchio per convincermi, e li ringrazio proprio per aver insistito, perché effettivamente avevano ragione».
LEGGI ANCHE: DISPARITÀ DI TRATTAMENTO E MANCATA ATTUAZIONE DIRETTIVE UE: STATO RISCHIA VALANGA DI RICORSI DA MEDICI DI FAMIGLIA
«Quotidianamente noi professionisti abbiamo a che fare con problematiche di vario genere, di natura professionale, di copertura assicurativa, di diritti che non vengono riconosciuti, di torti subiti – conclude il dottor Chilelli -. E sapere che c’è un gruppo che ha dimostrato affidabilità e a cui ci si può rivolgere ci tranquillizza, perché è come avere degli amici a cui chiedere aiuto in caso di necessità».