Il Segretario della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale rilancia le proposte del sindacato per chiudere l’Accordo collettivo nazionale: «Incominciamo a ragionare su un team di fiducia, che copre l’arco orario, dando le dovute risposte e smistando le varie richieste» spiega Scotti, che poi chiede anche la decontribuzione per l’assunzione del personale. E non esclude lo sciopero: «Se nessuno ci risponde ci faremo le vacanze»
Tra i temi affrontati dal ministro della Salute e dal presidente della FNOMCeO, anche il finanziamento del Fondo sanitario nazionale, le soluzioni alla carenza di medici ed il sistema della prescrizione dei farmaci
Di Aldo Grasselli, Segretario Nazionale S.I.Ve.M.P.
L’iniziativa, lanciata dai deputati Siani, De Filippo e Lacarra, prevede una modifica dell’attuale art. 582 del codice penale in materia di aggressioni. Se la proposta venisse accettata, contro l’aggressore potrà procedersi d’ufficio senza necessità di denuncia da parte del medico. Anelli (FNOMCeO): «Il tema di come riconoscere i segnali premonitori di una violenza è entrato nella formazione ECM»
Intervista a Paolo Siani (Pd), pediatra e componente delle Commissioni Affari Sociali e Infanzia e Adolescenza: «Con Noemi lavoro dei medici eccezionale: a Napoli, spesso dipinta come una città difficile dove niente funziona, accadono queste cose straordinarie»
Il segretario regionale Vincenzo Bencivenga: «Le aggressioni sono infortunio su lavoro, con Inail stiamo lavorando per istituire un osservatorio ad hoc». Maurizio Cappiello (Direttivo Nazionale): «Al vaglio due proposte di legge, auspichiamo certezza della pena per questi reati»
Il medico e senatore Cinque Stelle sottolinea: «Fondamentale migliorare l’assistenza e ridurre le liste d’attesa negli ospedali, che sono i primi fattori di contrasto tra pazienti e operatori sanitari». Il termine per presentare gli emendamenti al disegno di legge scade lunedì 29 aprile alle 12
Giornata di follia al nosocomio in provincia di Napoli: i Carabinieri intervenuti hanno identificato due figli della donna: un 24enne che, nonostante la presenza dei militari, ha continuato a prendere a pugni il muro di una stanza e ha rovesciato a terra una scrivania, e un 30enne sorpreso mentre rovesciava gli armadietti di una stanza riservata ai medici
La vicepresidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio lancia l’idea di «un patto territoriale fra i medici di base e le aziende ospedaliere per ridurre il ricorso ai Pronto soccorso e di conseguenza gli atti di violenza». E sul ddl anti-violenza rilancia: «Pronti a ritirare nostre firme se può servire a dar seguito alla legge: occorre restituire dignità al lavoro dei medici e degli operatori sanitari consentendo la procedibilità d’ufficio»
L’episodio avvenuto nella guardia medica della località vicino Palermo: 15 giorni di prognosi. Sui social tutta la sua amarezza. «Nelle sue parole ci riconosciamo tutti, fino a quando potremo andare avanti così?», sottolinea Tommasa Maio, responsabile FIMMG Continuità assistenziale
Si studiano le misure per fronteggiare l’ondata di violenze contro gli operatori sanitari. Il segretario Sumai Antonio Magi: «Il più delle volte infatti, il medico aggredito non denuncia per vergogna, per rassegnazione, ma anche per paura». Il Fimeuc (Emrgenza – Urgenza): «Serve formare personale per gestire situazioni»
La petizione lanciata da Consulcesi è stata sottoscritta da istituzioni, sindacati e associazioni. Tra i firmatari anche il Presidente della Commissione Salute, il senatore Pierpaolo Sileri. Tortorella: «Basta contrapposizioni, operatori sanitari e pazienti chiedono di poter siglare un nuovo Patto della Salute superando aggressioni e denunce»
Sono già diverse le proposte depositate in Parlamento volte a contrastare il fenomeno. «Sia noi della Lega che il Ministro Grillo – spiega ai nostri microfoni il membro della Commissione Affari Sociali della Camera – siamo molto sensibili all’argomento. Sono convinta che questo esecutivo riuscirà ad ottenere qualcosa di positivo»
Nell’intervista esclusiva a Sanità informazione Francesca Perri, medico 118 e sindacalista Anaao-Assomed, reclama interventi concreti dalle istituzioni: «Noi facili bersagli della rabbia sociale». L’operatore del territorio è più esposto: «Noi siamo tre-quattro persone sull’ambulanza, la prima cosa che ci viene detto appena arriviamo è sempre: ‘Quanto ci avete messo!’»
In legge di Bilancio previsti 350 milioni di euro per contrastare le lunghe attese. La neurologa Cinque Stelle annuncia: «Con Dl Fiscale altri fondi per la digitalizzazione»
Lucio Cosentino, Direttore del nosocomio calabrese, sottolinea: «La dottoressa sta bene dal punto di vista medico, ma è provata psicologicamente. C’era volontà di uccidere, decisivo l’intervento del migrante». Poi sottolinea: «Manca educazione civica»
L’uomo, arrestato, rimproverava alla professionista di non aver fatto abbastanza per salvare la vita della madre. «Le brutalità nei confronti dei lavoratori della sanità sono, ormai, all’ordine del giorno. Il Parlamento approvi presto il Ddl antiviolenza. Tutta la mia solidarietà alla dottoressa», ha affermato il Ministro della Salute Giulia Grillo
La vicecapogruppo dei Cinque Stelle alla Camera assicura l’impegno del Movimento sul tema e apre a modifiche sul Ddl governativo. «Anche sblocco del turn over più aiutare a risolvere problema, stiamo lavorando in questa direzione»
Per il presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi, che ha organizzato cun convegno sul tema, il fenomeno è collegato anche a «un momento di particolare criticità» che sta vivendo il sistema sanitario. Il deputato-ortopedico Misiti (M5S): «Maggioranza ha dovere di raccogliere suggerimenti che arriveranno sul tema»
Il 76,67% delle strutture sanitarie ha elaborato un programma di prevenzione specifico per le aggressioni, mentre il 50% ha avviato accordi con Forze dell’ordine pubblico o altri soggetti (Polizia, Comune Polizia Municipale/Provinciale, Prefettura ecc.) in grado di fornire un supporto per identificare le strategie atte ad eliminare o attenuare la violenza nei servizi sanitari. Sono […]
La vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera al Congresso Fimmg: «Abbiamo registrato oltre tremila episodi negli ultimi tempi con il 65% di medici e infermieri che, almeno una volta nel corso della loro carriera, hanno subito violenze o intimidazioni. Per questo ho chiesto incontro a Salvini»
«Stiamo lavorando contro le ingerenze politiche in sanità», commenta l’esponente Cinque Stelle. Ieri il Cdm ha approvato in via definitiva il ddl contro le aggressioni ai camici bianchi: prevista aggravante e Osservatorio nazionale
Il ministro, rispondendo ad una interrogazione della deputata Rostan, ha parlato anche di Daspo per i violenti negli ospedali. Abolizione dei superticket sulle visite specialistiche, Ministro annuncia misura che sarà finanziata ricontrattando al ribasso i prezzi dei super-farmaci acquistati dallo Stato
«Nella regione sessanta aggressioni denunciate dall’inizio dell’anno ai danni del personale medico e infermieristico», sottolinea la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera
«Patologie osteoarticolari, danni vista e udito, intossicazioni e stress da lavoro». È Giuseppe Lucibello, direttore generale INAIL, a descrivere le principali malattie professionali. Tra il 2017 e il 2018 cresciute del 3,5%: «Per un effetto dell’allungamento della vita lavorativa – ha aggiunto Lucibello – queste patologie cominciano ad abbracciare anche la forbice tra i 50 e i 65 anni. Necessario attivare misure di Active Aging»
Sarà dedicata a Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un suo paziente nel 2013. Il Presidente della Federazione dell’Ordine dei Medici Anelli annuncia una campagna di sensibilizzazione
«Un fenomeno che trova ampio riscontro soprattutto al sud, dove i casi di violenza verso il personale sanitario sono quasi all’ordine del giorno» così Luigi Sodano, specialista otorinolaringoiatra presso l’Azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro
Integrato articolo 61 Codice Penale, basta anche solo minaccia per aggravio pena. Il Ministro: «Primo ma fondamentale passo». Il Guardasigilli Bonafede: «Così tuteliamo al meglio diritto alla salute»
Secondo il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma «è necessario che il personale sanitario nell’esercizio delle sue funzioni sia inquadrato nella figura di pubblico ufficiale o, in alternativa, prevedere la procedibilità d’ufficio contro gli aggressori»
«Abbiamo dovuto mettere le barriere al Pronto soccorso del Pertini ma l’interfono ostacola il rapporto tra paziente e operatore sanitario. E, nel nostro lavoro, la comunicazione è fondamentale», così il Direttore dell’Asl Rm2 sul tema della violenza contro i camici bianchi