Il vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici: «Cosa stiamo aspettando? I medici italiani scappano all’estero o nel privato e gli stranieri non vogliono più venire a lavorare nel nostro Paese. Dovrebbero essere previsti aumenti stipendiali importanti per riconoscere il disagio professionale di alcune branche»
I medici marocchini hanno proclamato quattro giorni di sciopero per chiedere stipendi più alti e migliori condizioni di lavoro. Hanno iniziato lunedì, quando si sono riuniti a Rabat sotto le bandiere del sindacato indipendente dei medici del settore pubblico (SIMSP) e hanno manifestato insieme a farmacisti e dentisti davanti al ministero della Salute e al […]
Il vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici lega le violenze agli operatori al fenomeno dell’abbandono del servizio pubblico da parte dei camici bianchi. Boccia il Daspo negli ospedali e chiede l’equiparazione al pubblico ufficiale
L’ex direttore di struttura complessa di chirurgia vascolare ora lavora in due strutture private convenzionate: «Finalmente posso dire ad un paziente quando lo opererò e avvalermi di macchinari e dispositivi tecnologicamente avanzati»
L’intervista al vicepresidente della FNOMCeO Giovanni Leoni è stata l’articolo più letto di settembre ed il più condiviso sui social network. È il sintomo della diffusione del malessere di una categoria che, a lavorare nel sistema sanitario pubblico, proprio non ce la fa più
Tra i tanti temi affrontati dal presidente nel corso dell’intervista esclusiva a Sanità Informazione, la proposta di una scheda curriculare che registri il percorso dei medici: «Dagli ECM alla casistica, così imbrigliamo i dg a scegliere i migliori professionisti». Sul ricalcolo delle “pensioni d’oro” aggiunge: «È una truffa»
Il vicepresidente della Federazione degli Ordini ha coniato il termine per spiegare la fuga dei camici bianchi dalle corsie: «Sono sempre più i medici ospedalieri che, per il basso livello della qualità di vita e delle condizioni di lavoro, firmano anzitempo la risoluzione del rapporto di lavoro». Tra le cause anche blocco del turnover e giovani disincentivati