di Antonello Pietrangelo (Presidente nazionale SIMI), Francesco Pugliese (Presidente nazionale SIMEU) e Raffaele Antonelli Incalzi (Presidente nazionale SIGG)
Ilaria Melara, al terzo anno della Scuola di specializzazione emergenza urgenza di Pavia e membro del direttivo CosMEU: «No agli specializzandi tappabuchi o di serie B. Chi è al quarto o quinto anno potrebbe lavorare in PS in orari extra-formativi e seguire i codici bianchi»
Il dato emerge dallo studio dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica e coinvolge atenei da nord a sud d’Italia. «Questo genera una fuga di camici bianchi verso l’estero. Opportuno rivedere tutto il sistema con una nuova sinergia tra Sistema Sanitario e Università» sostiene Danilo Mazzacane, segretario generale Cisl Medici Lombardia
Il senatore dell’Unione di Centro sottolinea: «È impensabile programmare di formare 10 laureati in Medicina e poi finanziare le borse di specializzazione solo per 5 di loro. Si crea un imbuto formativo che sta strozzando il nostro sistema»
Il presidente dell’Associazione nazionale dei chirurghi ospedalieri commenta le parole di Luca Zaia: «Pronti a fornire il nostro contributo alle Regioni così come al Ministero per mettere in campo azioni urgenti che evitino che si superi il livello di guardia e accelerare i tempi di una indispensabile e seria riforma della formazione professionale»
Il Vice Presidente nazionale Sumai sottolinea: «In mancanza di un Accordo Integrativo – spiega – resta difficile far lavorare al meglio questi specialisti». Il segretario campano Buoninconti aggiunge: «Manca volontà di investire sul territorio, auspichiamo fine del Commissariamento ed equa ridistribuzione dei fondi»
Il vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici: «Cosa stiamo aspettando? I medici italiani scappano all’estero o nel privato e gli stranieri non vogliono più venire a lavorare nel nostro Paese. Dovrebbero essere previsti aumenti stipendiali importanti per riconoscere il disagio professionale di alcune branche»
In una interpellanza urgente al viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti, il deputato Cinque Stelle, che ha ricevuto garanzia da parte del viceministro Miur Fioramonti, ha sottolineato: «Il prossimo anno ci saranno 24mila potenziali nuovi candidati e il sistema Universitario attualmente non è in grado di formare più di 11mila medici, va fatto un cambio di passo»
Il direttore generale dell’AO Cannizzaro Salvatore Giuffrida: «A breve saranno pronti i nuovi locali del Pronto soccorso. Le liste d’attesa si combattono anche dialogando con i medici di famiglia»
ESCLUSIVA | La dottoressa Danielle Ofri dell’ospedale Bellevue di New York è l’autrice dell’editoriale sullo sfruttamento dei medici e dei professionisti sanitari che, tradotto da Sanità Informazione, è stato condiviso da oltre 50mila persone. Le abbiamo chiesto tre consigli e perché, secondo lei, i problemi di chi lavora nella sanità statunitense sono così simili a quelli che affrontano i medici italiani…
Il Sottosegretario alla Salute commenta il problema della carenza di specialisti che sta assumendo dimensioni sempre più importanti: «C’è stata una miopia programmatoria, soprattutto da parte di governi che si sono succeduti da qualche anno a questa parte, con Dl Calabria prima risposta»
«Pochi vogliono lavorare in una situazione di emergenza per i rischi di contenzioso medico-legale e di aggressioni da parte di pazienti o familiari per i lunghi tempi d’attesa», denuncia Giuseppe Monaco, delegato Cisl Medici Lombardia per le trattative della dirigenza medica. Oltre all’incentivo degli ottanta euro, la proposta prevede una tantum di 1.500 euro annui per tutto il personale medico di Pronto Soccorso
Dopo la presa di posizione dell’associazione CODICI che punta il dito sul mancato aggiornamento professionale dei medici, interviene il Presidente del network legale Massimo Tortorella: «Emblematico che si arrivi a pensarlo, così si mina la credibilità di un’intera categoria votata all’eccellenza. Forte attenzione mediatica dopo il servizio-denuncia di Striscia, gli impegni assunti dal presidente FNOMCeO Anelli sui controlli spazzeranno via dubbi e critiche»
Inoltre la figura del medico di medicina generale è stata messa al centro del progetto di gestione delle cronicità attraverso le cooperative di medici. «Un modo per valorizzare la figura del medico di medicina generale che non può essere solo colui che sta in studio», spiega in un’intervista l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera
Si è svolto a Roma il Congresso dell’Associazione nazionale medici di origine straniera in Italia. Il fondatore Aodi: «Bisogna creare le condizioni favorevoli nell’ambito lavorativo e della ricerca universitaria per portare in controtendenza questi dati, contrastando i bassi salari, lo sfruttamento lavorativo e la dilagante burocrazia»
Secondo gli ultimi dati aggiornati, all’appello mancherebbero 350 medici, 150 infermieri e 50 fisioterapisti
«Perché i medici – spiega il presidente dell’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Foad Aodi – tante volte ultimamente vedono i loro diritti e anche la loro professione a rischio, tra aggressioni e denunce»
Previsto per martedì 18 giugno l’esame del testo in Senato. Secondo il segretario Anaao Assomed, Carlo Palermo, grazie al decreto si «allarga enormemente la platea dei medici che possono essere assunti nel sistema»
Tra i temi affrontati dal ministro della Salute e dal presidente della FNOMCeO, anche il finanziamento del Fondo sanitario nazionale, le soluzioni alla carenza di medici ed il sistema della prescrizione dei farmaci
«Servono 4mila contratti di specializzazione in più per coprire tra 5 anni il minimo del fabbisogno di Medici specializzati, eppure il Ministro Grillo ne ha ottenuti solo 900 dal Governo», sottolinea il segretario della Fp Cgil Medici
Il Ministero della Difesa ha individuato un elenco di 105 camici bianchi che operano nella sanità militare e che possono essere selezionati per essere impiegati nella sanità civile. A rischio chiusura i reparti di ortopedia e traumatologia dei nosocomi di Isernia e Termoli (Campobasso)
«È importante – si legge nel Rapporto – evitare che sul versante universitario le fuoriuscite dei docenti incidano sulla funzionalità delle scuole di specializzazione con gravi ripercussioni sul versante formativo»
Le richieste hanno avuto un’impennata del 40% dal primo gennaio del 2018. Amsi, Umem e il movimento internazionale interprofessionale “Uniti per Unire” aderiscono alla campagna promossa dalla Fnomceo “Offre l’Italia” sulla fuga dei medici italiani all’estero e la carenza dei specialisti
Il presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, spiega come saranno utilizzate le risorse stabilite con l’intesa governo-regioni: «Un collegamento più vicino alle persone, all’ospedale-territorio, la presa in carico della cronicità, quel 30% dei pazienti che assorbono il 70/80% delle risorse economiche». Sulla carenza di medici: «Autonomia differenziata potrebbe aiutarci»
Aumentare borse e stipendi di chi lavora in Pronto Soccorso, attivare i concorsi, riconoscere lo status di lavoro usurante: queste alcune delle soluzioni proposte dal Coordinamento degli Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza e da FederSpecializzandi per far fronte alla carenza di personale e salvare i Pronto Soccorso
di Manuel Monti, Vicepresidente Simedet
GUARDA IL VIDEO | La prima tappa del reportage di Sanità Informazione, in collaborazione con CIMO, è l’Emilia-Romagna. Un racconto delle contraddizioni di una delle sanità regionali migliori d’Italia attraverso le voci dei medici, tra storie di eccellenza, carenza di personale, turni massacranti e la latenza del rinnovo del contratto
«Il problema fondamentale è che i medici sono abbandonati e non esiste un sistema di relazione sindacale», spiega Danilo Mazzacane, segretario Cisl medici Lombardia che aggiunge: «La riforma regionale così come è stata pensata presenta delle evidenti criticità, regione investa nella sanità pubblica»
«Richiamare i pensionati misura estrema che riflette l’intero buco formativo. Siamo favorevoli ai concorsi aperti agli specializzandi dell’ultimo anno ma non ad una contrattualizzazione precoce». E sulla disparità tra MMG e specializzandi il presidente di FederSpecializzandi aggiunge: «È significativa e va superata, si formano tanto quanto gli altri»
Il segretario regionale del sindacato propone di utilizzare i 4 miliardi avanzati dall’attuazione di reddito di cittadinanza e Quota 100 per aumentare il numero delle borse delle scuole di specializzazione e rinnovare il contratto dei medici