I pronto soccorso toscani sono in grave sofferenza di organico, sia per quanto riguarda il personale medico che infermieristico. Una situazione comune a molte regioni e che sta assumendo i contorni di una vera emergenza nazionale. Così la Regione Toscana corre ai ripari mettendo in campo una serie di misure straordinarie. Lo fa con due […]
Uno studio dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane lancia l’allarme: «Non è stata fatta una programmazione adeguata». FNOMCeO: «Confermiamo il dato»
A Milano si è svolto il settimo congresso Sindacato Medici Pediatri di Famiglia. Il Presidente a Sanità Informazione: «C’è necessità di formare professionisti adeguati a risolvere le questioni emergenti da un punto di vista sanitario, soprattutto in una età di confine adolescenziale dove l’assistenza potrebbe diventare la cosiddetta terra di nessuno»
Il presidente Stefano Guicciardi: «Necessario aumentare borse di specializzazione e rendere più attrattivi i posti di lavoro nelle aree difficoltose, altrimenti continueranno ad esserci concorsi affollati e altri deserti»
Una delle poche voci favorevoli all’iniziativa è quella del Presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri: «Bene se in emergenza e se per un breve periodo. Non manderei i medici in pensione prima dei 73 anni». Contrari la Federazione degli Ordini dei Medici, Anaao-Assomed, Fp Cgil Medici e Aaroi-Emac, che parlano di «SSN ad un passo dal collasso»
Il vicepresidente della Federazione degli Ordini dei Medici teme che il superamento del tetto di spesa per il personale calcolato sui parametri dello scorso anno non sia sufficiente a risolvere il problema della carenza di medici e professionisti sanitari: «Se in Veneto mancano 1300 camici bianchi e non calcolo l’incremento sul personale originario, c’è il rischio di non recuperare granché»
I risultati dello studio: dall’analisi delle curve di pensionamento e dei nuovi specialisti formati nel periodo 2018-2025, è previsto un ammanco di circa 16.700 medici. Le specialità in cui la programmazione risulta più deficitaria sono la medicina d’urgenza e la pediatria
«I cittadini trentini chiedono maggiori servizi e nuovi investimenti: se non interveniamo, anche a causa della denatalità, rischiamo lo spopolamento della montagna». E sulla carenza degli specialisti: «Il Governo deve adoperarsi o mancheranno, soprattutto, pediatri, medici di base, guardie mediche e anestetisti» così il Presidente della Provincia autonoma di Trento
In base alle stime del sindacato, per il combinato disposto di Quota 100 e gobba pensionistica, in tre anni lasceranno il SSN 24mila medici, che si aggiungono all’attuale deficit di 10mila camici bianchi. Il segretario nazionale: «O si assume, o si rischia di chiudere». L’Anaao fornisce anche chiarimenti sul riscatto agevolato della laurea. E sul rinnovo del contratto aggiunge: «Puntiamo su remunerazione del disagio e carriera professionale»
Il Sindacato Autonomo interviene sul tema sempre più attuale della carenza di Medici di Medicina Generale. «Da anni puntualmente denunciamo inascoltati – dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami – la politica scellerata dei governi che nel tempo hanno sempre procrastinato una adeguata programmazione del fabbisogno di borse di studio per il corso di formazione […]
L’intersindacale: «Medici del Cardarelli subiscono gravi ed impari penalizzazioni professionali ed economiche. Fondi del Trattamento Accessorio attribuiti dalla Regione regolarmente scippati e non utilizzati per riconoscere i risultati e incentivare le migliori professionalità»
Il presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani sostiene la proposta di istituire un Tribunale della Salute per portare un po’ di serenità nel settore e salvare il sistema chirurgia italiano, messo fortemente a rischio da pensionamenti, calo della vocazione e fuga all’estero
La maggioranza ha ritirato l’emendamento Patuanelli che estendeva l’assegnazione degli incarichi convenzionali non solo ai medici di Medicina generale ma anche a quelli di emergenza-urgenza. Per il segretario della sezione formazione della Fimmg una soluzione per uscire dall’impasse potrebbe essere quella di separare il settore dell’emergenza dalla Medicina generale stabilizzando i precari del 118 direttamente nel loro settore
Stipendi più alti, maggiore attenzione al merito, assenza di contenziosi legali grazie ad una migliore comunicazione tra medici e pazienti. Davide Conti è in Nuova Zelanda da nove anni e non ha alcuna intenzione di tornare in Italia. Ha anzi creato un gruppo su Facebook per dare ai 38mila iscritti che intendono fuggire come lui tutte le informazioni di cui possono aver bisogno
«Chi è l’assassino del ricambio generazionale?» si chiede Giovanni Leoni, segretario regionale di Cimo Regione Veneto. Prendendo atto «con profondo sollievo» delle comunicazioni di questi giorni da parte delle Istituzioni come Ministero, Regione e AULSS del Veneto sulla carenza dei medici dipendenti e del personale, evidenzia però come le stesse istituzioni siano «da sempre preposte […]
Il presidente della Società italiana della Medicina di Emergenza-urgenza sull’emendamento al Dl Semplificazione che prevede la partecipazione ai concorsi 2019 di chi ha lavorato per 4 anni, negli ultimi 10, nei servizi di emergenza: «Non risolve carenza di specialisti ma sana la posizione del singolo medico»
Tra i fattori della carenza di specialisti, secondo lo studio condotto dal sindacato, imbuto formativo, blocco del turnover ed emorragia di pensionamenti. A mancare, saranno soprattutto medici d’emergenza-urgenza, pediatri, internisti e anestesisti
Blocco del turnover, imbuto formativo e precarietà sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto tanti studenti di medicina e specializzandi a supportare lo sciopero di venerdì scorso indetto dalla dirigenza medica e sanitaria: «Per noi studenti diventa sempre più complesso capire se avremo un futuro nell’ambito della sanità»
Il presidente dell’Associazione nazionale dei medici in formazione specialistica a Sanità Informazione: «Gli specializzandi non godono del diritto di sciopero, ma possono richiedere un permesso per assenza giustificata o, al limite, ricorrere all’assenza ingiustificata. Fondamentale che strutturati in sciopero non facciano ricadere tutte le attività su specializzandi»
Kermesse organizzata al Plaza di Roma in occasione del quarantesimo della legge 833 del 1978. Oliveti (Enpam): «Prossime sfide sono quelle legate al cambiamento demografico e tecnologico»
Il Sottosegretario alla Salute annuncia piano per l’eradicazione della malattia ospite delle celebrazioni per i 40 anni del SSN. E si dice solidale con lo sciopero dei medici: «Dobbiamo parlare con regioni per trovare risorse per il rinnovo»
Il Presidente di CIMO punta il dito contro le Regioni: «Non hanno accantonato le risorse, è una situazione incresciosa». Poi sottolinea: «Capisco che non ci siano soldi e che ci siano altre priorità, però quando la salute non c’è aumentano i costi e diventa un boomerang. La sanità è un fattore produttivo, non un costo»
Tra i temi del XXXVII Congresso del Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani che si svolge a Sorrento anche quello della carenza dei medici. «Chiediamo che quando un medico si iscrive a Medicina abbia poi la certezza di potersi specializzare», sottolinea Testa
Il Ministro torna sul tema del numero chiuso: «Abolizione graduale, ma prima tavolo con università». E chiarisce: «Serve programmazione più lunga, non è pensabile esaurire programma elettorale in tre mesi»
Il titolare della Sanità sarda difende la riforma della rete ospedaliera regionale: «Problema non è la carenza di servizi, ma un eccesso di servizi mal distribuiti che molto spesso non raggiungono i volumi indicati e suggeriti dal Piano nazionale esiti». Poi rilancia la medicina multiprofessionale per affrontare cronicità
Il Direttore è intervenuto ad un workshop sulla partnership in sanità organizzato da “Lazio salute e sanità per l’eccellenza” e “SDA Bocconi”: «Con collaborazione pubblico-privato si può ottenere velocizzazione delle procedure e la condivisione di un obiettivo che è la presa in carico degli utenti. Ma servono paletti»
Parla il Deputato che ha presentato la proposta di legge per cancellare i test di ingresso. Anche Grillo e Salvini per il superamento: «Il fatto che anche autorevoli esponenti di altri partiti come il PD la pensino in questo modo vuol dire che abbiamo colto nel segno»
Il Ministro è intenzionato a rivedere le norme di accesso alla Facoltà di Medicina. E anche il vicepremier Salvini appoggia la proposta: «Non è possibile che migliaia di ragazzi italiani debbano scappare all’estero per studiare, specializzarsi e cominciare a lavorare in ospedale»
Il dato emerge da una raccolta dati. Ogni anno i medici dell’emergenza effettuano 4 milioni e mezzo di visite in più rispetto agli standard nazionali, definiti dalle società scientifiche
«Dai vicepremier mai una parola per più risorse nella sanità». Così l’ex vicepresidente della Camera che poi torna sul tema dei vaccini: «Con autocertificazione strizzano occhio a movimento no vax»