Il Sindacato dei Medici Italiano guidato da Pina Onotri conferma la sospensione delle trattative con SISAC. E contesta anche l’accordo sulla specialistica ambulatoriale: «Penalizza i medici over 43 anni impedendone, di fatto, la stabilizzazione del posto di lavoro»
La Federazione: «Il mantenimento del fondo di posizione dei medici consentirebbe di utilizzare le risorse disponibili anche a beneficio di giovani colleghi»
Il nuovo pomo della discordia è l’unificazione dei fondi della dirigenza medica, sanitaria non medica e delle professioni sanitarie. Palermo (Anaao-Assomed): «A guadagnarci sono i medici». Quici (Cimo-Fesmed): «Le risorse saranno date dai medici in un rapporto 5 a 1». Vergallo: (Aaroi-Emac): «Paventiamo rischio concreto di appiattimento tra le professioni»
di Guido Quici, Presidente Federazione CIMO-FESMED
Il presidente della Commissione Sanità del Senato, a margine degli Stati generali del medico organizzati da Fnomceo, è tornato sul tema dell’aggiornamento professionale: «Se molti medici non sono riusciti ad aggiornare i crediti vuol dire che c’è una carenza formativa magari legata al metodo, bisognerà trovare dei metodi nuovi» sottolinea a Sanità Informazione
Il presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici contro la proposta di un fondo unico della dirigenza medica, sanitaria non medica e delle professioni sanitarie: «Dopo il contratto ed il fondo unico, la prossima tappa sarà la professione unica?»
Passaggio di risorse dal fondo dei medici a quello di un’altra dirigenza, assunzione di medici non specialisti nei Pronto soccorso e sospensione della libera professione di alcuni medici. Sono i «tre esempi concreti di illegittimità in Regioni diverse» individuati dalla Federazione CIMO-FESMED, che «aiutano a testimoniare i motivi per cui le delegazioni della Federazione trattanti […]
Il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Sergio Venturi: «Grande soddisfazione. Mi auguro che prossimamente venga raggiunto lo stesso risultato anche per le aree della medicina generale e della pediatria di libera scelta»
Il presidente della Federazione: «Accorpamento fondi danneggia i medici e favorisce la dirigenza sanitaria non medica». Sulla doppia carriera: «Se si attinge alla posizione variabile dello stipendio del singolo medico, lo stipendio di chi non ha un incarico di alta specialità verrà decurtato»
Il sindacato dei medici dell’ospedalità privata rinnova l’esecutivo nazionale. Carmela De Rango: «Necessario colmare gap con le retribuzioni dei medici del pubblico». La presidente AIOP Barbara Cittadini: «Convocazione da parte della Conferenza Stato-Regioni è segnale di interesse. Le Regioni devono svolgere un ruolo importante nelle trattative, altrimenti rischiamo la crisi di aziende e posti di lavoro»
Categoria E per tutti i professionisti sanitari, ES e posto di ruolo per gli specialisti, intramoenia ed indennità di esclusività. Ecco le proposte che il sindacato degli infermieri Nursing Up porta oggi alla Commissione paritetica dell’Aran
Ora si attende la risposta dei sindacati. Previste due tipologie di incarichi: gestionali e professionali. Le Regioni pronte a stanziare circa 550 mln di euro per il triennio 2016-2018 e 458 milioni di euro a regime dal 2019 per un totale di oltre 1 mld di euro
La Federazione ritiene «peggiorative» le proposte di Aran e Regioni, e aggiunge: «L’accorpamento dei fondi contrattuali di dirigenza medica, sanitaria non medica e professioni sanitarie prefigura un danno a carico esclusivo dei medici dipendenti del SSN. Adotteremo ogni strumento e azione utile a tutelare gli interessi di tutti i camici bianchi»
Il segretario della Cgil medici si dice ottimista sull’esito della trattiva dopo l’ennesimo incontro in Aran: «Il nodo resta il 2018 per arrivare ad avere una parametratura sovrapponibile a quella di tutti gli altri comparti della sanità. Su questo ci siamo battuti, dovremmo farcela». Poi annuncia: «Aspettiamo l’integrazione all’atto di indirizzo che dovrebbe sostanzialmente spostare quel parametro che era fissato al 2% attraverso un finanziamento integrativo, per arrivare al 3,48%»
Il segretario confederale della Cisl sottolinea: «È sempre un’incognita la fase di confronto sul Def perché noi arriviamo da dieci anni di tagli lineari sul sistema sanitario». Poi affronta il problema delle carenze: «Arriveremo al 2022 con 55mila medici in meno e 39mila infermieri in meno, andiamo verso una sanità inanimata»
GUARDA IL VIDEO | La prima tappa del reportage di Sanità Informazione, in collaborazione con CIMO, è l’Emilia-Romagna. Un racconto delle contraddizioni di una delle sanità regionali migliori d’Italia attraverso le voci dei medici, tra storie di eccellenza, carenza di personale, turni massacranti e la latenza del rinnovo del contratto
Sotto lo slogan #futuroèpubblico, CGIL, CISL e UIL scenderanno in piazza per chiedere assunzioni straordinarie e il rinnovo del contratto. Intanto anche la sanità privata soffre per un contratto bloccato da 12 anni
La Consulta ha respinto il ricorso del Veneto per l’assistenza in favore dell’autonomia degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali
La Federazione CIMO-FESMED abbandona il tavolo tecnico sulla Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) istituito presso il Ministero della Salute con tutte le OO.SS. della dirigenza, le Regioni, la Funzione Pubblica ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il motivo? «L’assenza ingiustificata del principale interlocutore, il MEF, il cui ruolo tecnico e politico assume valenza assoluta […]
Pubblicata su change.org, l’iniziativa ha già raggiunto le 5mila sottoscrizioni. «Questa petizione – spiega CIMO – è un dovere morale nei confronti di chi, in questi anni, si è fatto carico di “coprire” i vistosi buchi assistenziali creati dal progressivo sotto finanziamento del SSN»
Tutto rimandato alla riunione del 21 marzo. Quici (Cimo): «Vogliamo certezze sui problemi economici: RIA, emendamento Gelli, aumento del 3,48%. Solo dopo potremo discutere della parte normativa». Palermo (Anaao-Assomed: «Risorse per remunerazione del disagio e carriera professionale, condizioni di lavoro sono peggiorate»
La Federazione lancia anche una petizione su change.org per difendere i medici e supportare la class action contro ARAN e Regioni che entrerà nel vivo in questi giorni
In base alle stime del sindacato, per il combinato disposto di Quota 100 e gobba pensionistica, in tre anni lasceranno il SSN 24mila medici, che si aggiungono all’attuale deficit di 10mila camici bianchi. Il segretario nazionale: «O si assume, o si rischia di chiudere». L’Anaao fornisce anche chiarimenti sul riscatto agevolato della laurea. E sul rinnovo del contratto aggiunge: «Puntiamo su remunerazione del disagio e carriera professionale»
Disponibili al confronto per il rinnovo del CCNL, a patto che dall’altra parte ci sia la stessa disponibilità a concluderlo dignitosamente per la parte economica e senza peggioramenti normativi. L’AAROI-EMAC, il sindacato degli anestesisti, a ridosso dall’incontro previsto per mercoledì 13 marzo tra Sindacati della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria e ARAN, chiarisce così la […]
Il nodo da superare rimane lo sblocco della Retribuzione Individuale di Anzianità
di Aldo Grasselli, Presidente FVM – Federazione Veterinari, medici farmacisti e Dirigenti sanitari
Nel corso dell’incontro con l’intersindacale, il ministro della Salute Giulia Grillo ha mostrato l’emendamento che annulla la retroattività del comma 687 della Legge di Bilancio e si è impegnata a far convocare i sindacati dall’Aran. Sul tavolo, anche confronto per lo sblocco della RIA
Un emendamento al decreto Semplificazione, in discussione al Senato martedì 22, posticiperà gli effetti del comma 687 della legge di Bilancio al contratto 2019-2021. Ma rimane il nodo della RIA, su cui c’è il blocco del ministero dell’Economia
Il segretario generale del sindacato ha incontrato la presidente della Commissione Lavoro del Senato Catalfo: «Abbiamo chiesto di superare con urgenza lo stallo attuale e la convocazione in tempi brevi del tavolo Aran-sindacati. Medici e dirigenti amministrativi non possono stare nello stesso calderone di contrattazione». A margine dell’incontro anche il tema dei medici Inps: «C’è forte volontà politica di arrivare ad un accordo collettivo nazionale in convenzione»
«Il governo chiuda subito il contratto di tutti i Dirigenti del Servizio sanitario nazionale». A chiederlo è la Fp Cgil Nazionale in un Ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dal Comitato direttivo che fa chiarezza sull’emendamento 687 della legge di Bilancio che modifica l’accordo quadro del 2016 sulle aree contrattali del pubblico impiego e soprattutto […]