La pandemia correlata al Covid 19 ha un unico aspetto positivo, quello di aver posto al centro dell’attenzione politica il tema della protezione della salute delle persone e della centralità del Sistema Sanitario Nazionale, come bene di carattere universalistico che va difeso in quanto prioritario. La doverosa riforma del SSN, che ritengo improcrastinabile, vecchio di […]
La pandemia correlata al Covid 19 ha un unico aspetto positivo, quello di aver posto al centro dell’attenzione politica il tema della protezione della salute delle persone e della centralità del Sistema Sanitario Nazionale, come bene di carattere universalistico che va difeso in quanto prioritario.
La doverosa riforma del SSN, che ritengo improcrastinabile, vecchio di oltre 40 anni poiché costituito con la legge del 23 dicembre 1978, è visceralmente e sostanzialmente correlata ad un necessario cambio dell’approccio assistenziale, ponendo realmente al centro la salute della persona, in quanto stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la mera assenza di malattia o infermità come affermato dall’OMS nel lontano 1948 e, purtroppo, ancora drammaticamente disatteso. Sono profondamente convinta che da una modalità ospedalo-centrica si debba passare al potenziamento dei servizi territoriali di prevenzione, di promozione della salute e di cure primarie. È necessario investire maggiormente e stabilmente nella telemedicina affinché la gestione delle cure domiciliari diventi una realtà sia ora per l’assistenza dei malati Covid-19 che, successivamente, per la presa in carico dei pazienti cronici, così da migliorare la qualità della vita degli stessi ed evitare le ricadute.
Diventa centrale, altresì, l’istituzione di equipes multidisciplinari, composte da medici, infermieri e psicologi, che dovrebbero costituire la rete territoriale di base in grado di offrire cure ed assistenza sia da remoto che in presenza.
Ci aspetta una grande sfida, necessaria per modernizzare e migliorare il SSN. Dovremmo dimostrare di essere all’altezza di questo compito, ne va del bene più prezioso, la salute degli italiani.
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