Dalla Redazione 21 Maggio 2020 09:55

Bernardo (Fatebenefratelli Sacco Milano): «Il nostro reparto Covid 19 help modello per la sanità del futuro»

La Sanità Lombarda dall’inizio di marzo è  stata duramente ed improvvisamente messa alla prova dalla pandemia da SARS COV2. Gli ospedali pubblici sono stati letteralmente messi in ginocchio dal grande afflusso di pazienti e dalla relativa assenza di un sufficiente numero di posti letto. Dopo una lunga riflessione e pianificazione attenta ho deciso di convertire […]

di Luca Bernardo, Fatebenefratelli Sacco Milano

La Sanità Lombarda dall’inizio di marzo è  stata duramente ed improvvisamente messa alla prova dalla pandemia da SARS COV2. Gli ospedali pubblici sono stati letteralmente messi in ginocchio dal grande afflusso di pazienti e dalla relativa assenza di un sufficiente numero di posti letto. Dopo una lunga riflessione e pianificazione attenta ho deciso di convertire il Reparto di Pediatria da me diretto in Reparto di assistenza Covid adulti che ho denominato “Covid 19 help”. La scelta è stata anche dettata dalla considerazione dell’importante profuso impegno dell’area del comparto e del personale medico nell’assistenza dei pazienti Covid. Grazie allo staff strategico dell’ASST Fatebenefratelli per realizzare il progetto ho provveduto ad un riadattamento temporaneo della struttura per una corretta gestione ed organizzazione di un Reparto Covid per pazienti adulti con fondi per maggiore entità di privati e aziendali del Reparto di Pediatria.

Contemporaneamente ho creato un nuovo reparto di Pediatria con otto posti letto per continuare, nonostante il periodo difficile di grande centralizzazione di risorse per il Covid, ad assistere bambini con altre patologie. Il giorno 26 Marzo è entrato il primo paziente e da allora abbiamo accolto e gestito in prima linea in totale 70 pazienti adulti di media-alta complessità di cura supportati e coadiuvati in caso di necessità nella gestione clinica da colleghi specialisti infettivologi, chirurghi, cardiologi, anestesisti, ortopedici, oculisti, chirurghi plastici, fisioterapisti, psicologi. Oltre alle problematiche strettamente infettivologiche correlate al Covid abbiamo gestito le urgenze secondarie alle comorbidità (cardioversione farmacologica, ipoglicemie severe in pazienti diabetici, shock settico, shock ipovolemici, bradicardie severe in pazienti cardiopatici, lesioni gravi da decubito, gravi carenze nutrizionali e disfunzioni motorie). Per far fronte al prolungato isolamento e alla lontananza dai propri cari abbiamo fornito ai pazienti e alle loro famiglie un supporto psicologico quotidiano e predisposto sistemi telematici di comunicazione (IPad) nel tentativo di accorciare per quanto possibile le distanze, inoltre ci siamo adoperati per rendere con un sorriso o un gesto più sereno il loro quotidiano.

Guardando a posteriori i risultati ottenuti (69 guariti dal Covid ed un solo decesso peraltro di una persona già gravemente compromessa) credo che la cura, ma soprattutto il nostro “prenderci cura” di queste persone sia stato il vero segreto del successo ottenuto. L’esperienza vissuta ha cambiato per sempre il nostro modo di essere medici, di lavorare in gruppo e di sapere prestare attenzione ai veri bisogni, custodiremo gelosamente dentro di noi i sorrisi, le lacrime, i volti e questa esperienza per tutto il resto della nostra carriera lavorativa.

Il racconto di questo “miracolo” vuole essere lo spunto per ripensare la sanità del futuro. Il reparto Covid Help rimarrà per il Fatebenefratelli Sacco un modello di gestione ideale con tutti i correttivi fatti a livello organizzativo e strutturale a cui fare riferimento per una tutela dei pazienti e del personale  in un ipotetico periodo di nuova emergenza, perché ciò che dobbiamo ben tenere a mente è che il coronavirus è un’infezione virale e potrebbe ripresentarsi in qualunque momento. Questa esperienza ci ha insegnato che se gli ospedali lombardi sono di prim’ordine, è altrettanto vero che devono essere, sempre più, in grado di modularsi in base alle esigenze del momento, sia che si tratti di ospedali specializzati che generalisti, e per fare questo è fondamentale la presenza di una piattaforma che coordini l’operato degli stessi in modo da avere terapie, cure ma anche un coordinamento per la parte medico legale e assicurativa con la possibilità di fare diagnosi in telemedicina e con la presenza di aree sempre più dinamiche, moderne e tecnologiche. Più in generale è fondamentale una visione olistica in medicina come già sta facendo Regione Lombardia. Tutto gira intorno al paziente e sempre più deve essere, integrando sempre di più ospedale e territorio.

Un grazie particolare a tutto il comparto, a tutti i dirigenti medici, alla Direzione Medica di Presidio (DMP) e a tutti gli altri servizi che hanno permesso la riuscita di questo progetto. Non posso non ringraziare nel concludere: Staff strategico dell’Azienda Fatebenefratelli-Sacco –  sterilizzazione ASST FBF Antonella Cultrera – Fondazione OTB – Fondazione Paletti-Ricci – Fondazione Vodafone – Trust Woman Care – Banco alimentare Lombardia – Associazione liberamente onlus – Società KPMG spa – Fondazione Rava – Simona Di Nola – Nadia Arnesano – Carla De Albertis – UDAI – Franco Modigliani – Luciano Bassani.

 

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