Carne e limone se sei anemico, tre noci al giorno o un bicchiere di vino rosso fanno bene al cuore, pesce azzurro se devi studiare o lavorare tanto. Rimedi della nonna? Non solo. Negli ultimi anni si sta facendo sempre più largo la “nutraceutica”, parola nata dall’unione di nutrizione e farmaceutica, che vuole proprio indicare […]
Carne e limone se sei anemico, tre noci al giorno o un bicchiere di vino rosso fanno bene al cuore, pesce azzurro se devi studiare o lavorare tanto. Rimedi della nonna? Non solo. Negli ultimi anni si sta facendo sempre più largo la “nutraceutica”, parola nata dall’unione di nutrizione e farmaceutica, che vuole proprio indicare come gli alimenti possano essere utilizzati anche per prevenire o curare determinate patologie. E se oggi ribadire il noto monito di Feuerbach «siamo quello che mangiamo» è sempre più superfluo, per i medici sottolineare l’importanza della dieta per vivere in salute non è mai abbastanza.
Del tema, particolarmente attuale e dibattuto, se n’è occupato il Congresso dedicato a”Nutracuetica e occhio” tenutosi lo scorso 14 ottobre presso la Sala Eataly di Roma, organizzato dal Professor Gianluca Scuderi (Professore associato del Dipartimento di Neuroscienze, Salute Mentale e Organi Di Senso – Nesmos de La Sapienza Università di Roma) e patrocinato da La Sapienza e la SiNut (Società Italiana Nutraceutica), a cui hanno partecipato i maggiori esperti di questo settore tra cui farmacologi, biochimici, nutrizionisti ed oculisti.
Sono nutraceutici, tra gli altri, gli antiossidanti, le vitamine e i probiotici, e vengono utilizzati per prevenire malattie croniche, aumentare l’aspettativa di vita e ritardare il processo di invecchiamento. Qualche esempio? L’olio extravergine d’oliva ha proprietà antiossidanti; pomodori, limoni, arance e kiwi migliorano la produzione di collagene, il metabolismo, il sistema nervoso e immunitario, riducono stanchezza e affaticamento e accrescono l’assorbimento del ferro. Avena e orzo riducono il colesterolo e il glucosio; il grano riduce il gonfiore. Uva, zenzero, pomodori e mandorle aiutano il sonno mentre il pesce azzurro migliora la funzione cerebrale, la vista e la funzione cardiaca. Aringhe, manzo, maiale e salmone incrementano le prestazioni fisiche e uova, caviale e soia migliorano la funzione epatica e accelerano il metabolismo dei grassi.
Ma attenzione. Come riportato dal Giornale Italiano di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione in un articolo dedicato al punto di vista delle società scientifiche sul tema, bisogna ricordare che alcuni modelli alimentari sono correlati ad effetti positivi sullo stato di salute più dei singoli nutrienti e che più che l’azione di un singolo elemento, responsabile degli effetti positivi è l’interazione tra tutte le sostanze, nutrienti e non. Il modello della dieta mediterranea, in questo senso, continua ad essere il migliore da seguire, contenendo tutti i nutraceutici necessari a rispondere alle nostre esigenze nutrizionali. E se è necessario compensare carenze nutrizionali importanti, ci si affida agli integratori alimentari, che hanno registrato un vero e proprio boom negli ultimi anni ma che non devono mai sostituire una dieta corretta e uno stile di vita salutare. L’efficacia dei nutrienti assorbiti con i normali alimenti è però diversa da quella dei prodotti farmaceutici e in ogni caso è sempre consigliabile richiedere consiglio a medici o farmacisti e non assumere integratori in modo autonomo, fidandosi di pubblicità o passaparola, soprattutto se contemporaneamente si assumono veri e propri farmaci.