L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci affida alcuni messaggi che, con coraggio, competenza ed etica della responsabilità, abbiamo il dovere di interpretare e trasformare in atti concreti. Su tutti questi messaggi emerge il rapporto tra salute ed economia: non c’è Economia senza Salute! Pertanto non è più possibile prescindere dalle cinque dimensioni della salute individuale […]
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci affida alcuni messaggi che, con coraggio, competenza ed etica della responsabilità, abbiamo il dovere di interpretare e trasformare in atti concreti.
Su tutti questi messaggi emerge il rapporto tra salute ed economia: non c’è Economia senza Salute!
Pertanto non è più possibile prescindere dalle cinque dimensioni della salute individuale e collettiva: fisica, psichica, economica, sociale e relazionale.
È necessaria una pianificazione con alcune priorità: la funzionalità dei modelli organizzativo/gestionali e un più saldo rapporto ospedale/territorio, con la finalità di liberare risorse, oggi male allocate.
In tal modo le risorse stesse potranno essere destinate a garantire maggiori servizi di tutela della salute sempre più tempestivi, integrati e soprattutto orientati ai principi della prevenzione primaria.
La mia attività politico-parlamentare è orientata a prendere in seria considerazione la sfida dell’invecchiamento della popolazione e del cambiamento demografico ed epidemiologico; non solo con belle parole ma con l’elaborazione di un modello assistenziale funzionale e funzionante.
Abbiamo urgente necessità di recuperare pratiche di:
Il compito è fornire una visione ampia e non parziale, nella difesa del Servizio Sanitario Nazionale e di un modello sostenibile ed universalistico che stronchi definitivamente un concetto di sanità che molto amaramente ancora oggi, ed in piena emergenza, si colloca come uno dei principali business mondiali.
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