La senatrice dem spiega che l’iter della legge sarà «in sede redigente, più veloce perché l’Aula dopo il lavoro della Commissione sarà chiamata esclusivamente a votare gli articoli e ad esprimere il voto finale»
«Oggi in Commissione Giustizia inizierà l’esame del diritto all’oblio per i malati oncologici, a partire dal disegno di legge n.2548 a mia prima firma, ma sottoscritto da tutte le forze politiche depositato a febbraio. È una grande soddisfazione, anche perché l’iter sarà in redigente, più veloce perché l’Aula dopo il lavoro della Commissione sarà chiamata esclusivamente a votare gli articoli e ad esprimere il voto finale. Ringrazio il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla quale avevo scritto perché si facesse promotrice, conoscendo la sua sensibilità, con il Presidente Ostellari di un rapido incardinamento di questa legge di civiltà. Il principio sacrosanto del nostro ddl è che chi guarisce da una patologia oncologica possa riprendere una vita normale, anche dal punto di vista del diritto ad accendere un mutuo, a stipulare un’assicurazione sulla vita o un prestito, ad accedere al lavoro e soprattutto a formare una famiglia attraverso l’adozione, traguardo ora precluso a tantissime donne che hanno avuto per esempio un tumore al seno. Questo testo è stato menzionato quale buona pratica nel Report pubblicato a maggio dalla Commissione Europea. Ricordiamo infatti che dal 2020 la Commissione raccomanda agli stati membri di adottare entro il 2025 una legislazione sul diritto all’oblio oncologico». Lo dice la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità.
«Nel testo a mia prima firma – prosegue Paola Boldrini – proponiamo di disporre il diritto all’oblio a 10 anni dall’ultima terapia senza recidive, 5 in caso di malati under 21 e che il diritto all’oblio si estenda anche all’adozione. In seguito è stato depositato un ddl anche dalla senatrice Binetti, riguardante i diritti all’accesso ai prodotti finanziari. Il relatore è il presidente della Commissione Ostellari. Confidiamo che si possa presto entrare nel vivo della discussione che spero condivisa da tutte le parti politiche che hanno sottoscritto il testo di legge da me presentato, per arrivare al più presto in Aula. È una legge molto attesa dal momento che a tutt’oggi chi ha sofferto di una patologia oncologica, anche a distanza di anni, incontra difficoltà nell’acquisto di una casa, in campo assicurativo e professionale e soprattutto nelle pratiche di adozione. In Italia quasi 4 milioni di cittadini convivono con una diagnosi di tumore e più di un milione sono i guariti, tra cui tante donne che escono con successo dal tumore al seno, all’utero e all’ovaio. È assolutamente urgente restituire a tutte queste persone i loro pieni diritti».